Quel granello di sabbia in Sardegna

http://comune-info.net/2014/08/quel-granello-di-sangue-in-sardegna/
Desmond Tutu ha scritto che questa è la più grande ondata di protesta mai avvenuta per una singola causa. E’ un prete, sa essere ottimista, ma sa anche molto bene quello che dice. Perché nessun regime del mondo ha sperimentato come quello dell’Apartheid in Sudafrica gli effetti del boicottaggio e della pressione politica esterna. Si tratta, come dice l’appello lanciato dagli amici della Palestina in Sardegna, di mettere ciascuno un granello di sabbia nell’ingranaggio del massacro. La Sardegna è probabilmente la terra più bella del territorio italiano, forse anche per questo è  l’isola del segreto militare. Nessuno sa cosa, come e per quanto tempo è stato usato (e sperimentato) per decenni nei suoi poligoni militari. E’ una terra occupata, la Sardegna, come la Palestina. La sua gente, così come tutta la gente italiana, europea, mediterranea, sta per essere nuovamente umiliata da un accordo commerciale e criminale. Consente all’esercito che massacra donne, bambini e uomini inermi di venire a esercitarsi per imparare a uccidere di più. Possiamo fermare questa palestra di sangue, dipende da noi

30 agosto, Cagliari. Assemblea internazionale contro le esercitazioni militari israeliane

Un granello di sabbia nella macchina del massacro. Per una assemblea internazionale contro le esercitazioni israeliane in Sardegna e per il sostegno alla campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni.
Per settimane lo stato di Israele ha seminato morte e distruzione nella striscia di Gaza, bombardando deliberatamente ospedali, scuole, strutture civili, abitazioni, persino cimiteri.
Oltre 2000 vittime, in larghissima parte civili, donne e bambini sono stati assassinati scientemente dall’esercito, dall’aviazione e dalla marina israeliana che hanno trasformato l’enorme prigione a cielo aperto di Gaza in un mattatoio, dove si vive e si muore “per un sì o per un no”, perché si è andati a fare la spesa nel momento sbagliato, perché ci si è rifugiati in una scuola dell’ONU, perché si lavora o ci si cura in un ospedale, perché, semplicemente, si vive nella Striscia di Gaza.
Lo stato di Israele e il suo governo sono i soli responsabili della situazione in cui versa Gaza e tutta la Palestina: non solo perché in maniera tronfia cercano di ammazzarne o espellerne gli abitanti oggi, ma perché perseguono la politica di occupazione e de-arabizzazione della regione da oltre sessant’anni.
In tutto il mondo è montata la rabbia e la protesta per porre fine al massacro e perché i governi non si rendano ancora complici, con trattati commerciali, militari e di cooperazione con uno stato che opprime, soggioga, uccide e nega il diritto di esistenza ai palestinesi.
L’Italia è oggi il principale partner europeo in materia di armamenti dello stato di Israele.
In Sardegna le forze armate israeliane svolgono, ormai da anni, parti rilevanti delle loro esercitazioni e delle loro sperimentazioni, cosa che ha portato uno stato europeo evidentemente più sensibile dell’Italia, la Svezia, a rifiutare le esercitazioni congiunte con Israele. Le stesse armi che vengono sperimentate nei poligoni dell’Isola, causando danni all’economia, alla salute e alla libertà dei sardi, portano distruzione e morte in Palestina.
Già nel 2006 alle esercitazioni congiunte effettuate dalle forze armate israeliane in Sardegna seguì, di poco, l’aggressione al Libano. Non possiamo rimanere silenti di fronte a questi fatti; non possiamo né vogliamo essere complici del massacro di Gazadell’occupazione e dell’apartheid in Palestina; non possiamo continuare a sopportare l’occupazione militare della Sardegna.
Da settembre riprenderanno le esercitazioni militari israeliane nella nostra isola. Deve essere chiaro a tutti che quelle armi, testate qui in Sardegna, sono congegni di morte che uccidono i civili palestinesi a Gaza e in Cisgiordania.L’addestramento e l’esercitazione fanno pienamente parte del dispositivo militare di offesa che lo stato di Israele utilizza nei teatri di guerra. La collaborazione approntata dallo Stato italiano è dunque collaborazione con uno stato in guerra.
Fermare questa collaborazione è un aiuto concreto alla popolazione martoriata dall’aggressione: ogni giorno di sospensione delle esercitazioni israeliane in Sardegna è un granello di sabbia nella macchina bellica che opprime e massacra il popolo palestinese. La Sardegna è dunque diventata nel corso degli anni uno snodo importante per le politiche di guerra, anche per quelle israeliane.
Facciamo appello, dunque, a tutti i democratici, ai pacifisti, al mondo della solidarietà internazionale e della cooperazione, a tutti i solidali col popolo palestinese per una mobilitazione generale finalizzata a bloccare le esercitazioni e a rilanciare la campagna BDS in Sardegna.
Chiediamo alla Giunta Regionale della Sardegna e a tutte le istituzioni democratiche di ogni ordine e grado, a partire dai Comuni,di prendere una posizione chiara nel merito e di attivarsi per esigere la sospensione delle esercitazioni previste.
Proponiamo una assemblea generale, da tenersi in Sardegna, a Cagliari, il 30 agosto, per costruire un percorso concreto di mobilitazione per il blocco delle esercitazioni e per il sostegno alla campagna BDS.
Associazione Amicizia Sardegna Palestina, Unione Democratica Arabo Palestinese UDAP, BDS Sardegna

Per adesioni inviare una mail a:assembleapalestinacagliari@gmail.com

Aderiscono:

Sardigna libera Comitato Sardo Gettiamo le Basi Cagliari Social Forum Circolo A. Gramsci Cagliari Associazione Culturale Comunista Isidoro Sarrizzu- Quarti S. Elena Federazione Regionale PRC – Sardegna AssoPacePalestina Valentina Sanna – Comunidades – Sardegna Possibile Associazione di Volontariato Azalai Associazione Amici del Libano – Sardegna Collettivo Comunista (marxista-leninista) di Nuoro. Comitato di solidarietà con il popolo palestinese – Torino Comitato BDS Campania Comitato InBosa Comitato Acquabenecomune Planargia e Montiferro Comune-info, Associazione di Volontariato Soliles BDS Italia Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese U.S. Citizens for Peace & Justice – Rome Presidio Piazzale Trento Associazione Ponti Non Muri – Sassari Circolo Palmiro Togliatti – Sinistra Sarda – Cagliari Rete italiana ISM SIS-MA (sinistra indipendentista sarda -movimento anticapitalista) Forum Palestina Circolo Sel Guspini-Arbus ‘Nilde Iotti’ USB (Unione Sindacale di Base) Sardegna Movimento Cittadino Civico 5 Stelle di Quartucciu (CA) Confederazione Cobas

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