http://comune-info.net/2014/03/tav-e-cgil/
Ci sono fatti che diventano notizia anche quando i grandi media non vorrebbero e in quel caso si vedono costretti a intervenire a modo loro. L’ultimo caso è la decisione della Cgil torinese che nei giorni scorsi ha votato a stragrande maggioranza un ordine del giorno critico nei confronti dell’alta velocità: 169 voti a favore, più del doppio di quelli contrari (82). Per la prima volto dopo molti anni, dunque, non solo la Fiom dice no alla Tav. Secondo il segretario generale della Fiom torinese, Federico Bellono, si tratta di “un risultato straordinario, segno di un nuovo orientamento rispetto al passato di cui tutti dovranno tenere conto, anche in vista delle prossime elezioni regionali“. A opporsi in pratica restano solo gli edili della Fillea. Insomma, gli ultimi disastrosi dati sul traffico merci ferroviario-autostradale lungo la direttrice del Frejus, e in generale su tutto l’asse ovest-est, uniti alle campagna di informazione della Fiom, hanno portato a questo risultato impensabile soltanto poco tempo fa.
In un commento su notav.info si legge: “Diverse dosi di Maalox sono state fatte pervenire alla Camusso e al Pd, non per contrastare i lacrimogeni, ma per il crescente bruciore di stomaco”.
Di certo la notizia è rimbalzata in rete e su pochissimi media (qui un articolo del manifesto segnalato dalla rassegna di Dirittiglobali.it), ma non è sfuggita naturalmente al Corriere della sera che oggi ha pubblicato un’intervista alla segretaria generale della Cgil Susanna Camusso nella quale dice che il principale sindacato italiano è d’accordo sulla linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione.
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