La proposta di Grillo per riformare la Tv: "Un solo canale pubblico senza pubblicità e rivedere le concessioni per le emittenti private". Nel mirino La7 e Mediaset

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"Le Sette Sorellastre televisive non fanno informazione, ma propaganda. E' indispensabile creare una sola televisione pubblica, senza alcun legame con i partiti e con la politica e senza pubblicità. Le due rimanenti possono essere vendute al mercato. È necessario rivedere anche i contratti di concessione per le televisioni private e definire un codice deontologico al quale devono attenersi". Ecco la proposta di Beppe Grillo per la riforma del mercato televisivo.
Nel suo ultimo post il comico genovese indica dunque la linea per cambiare il quadro dei canali televisivi, sia pubblici che privati. Mettendo così nel mirino non solo la Rai ma anche Mediaset e La7.
Sempre nello stesso blog Grillo attacca i cronisti che in questi giorni seguono l'M5S, definendoli branco di lupi in attesa della neve. "Il loro obiettivo - scrive Grillo - è, con voce suadente, sbranare pubblicamente ogni simpatizzante o eletto del M5S e dimostrare al pubblico a casa che l'intervistato è, nell'ordine, ignorante, impreparato, fuori dalla realtà, sbracato, ingenuo, incapace di intendere e di volere, inaffidabile, incompetente".

E poi chiude invocando il silenzio da parte di tutti gli attivisti a cinque stelle, da ora in avanti parleranno solo i due capogruppo Roberta Lombardi per la Camera, e Vito Crimi per il Senato: "Loro - scrive - sono stati titolati a parlare dopo aver discusso e condiviso i contenuti con i componenti del gruppo. Attenti ai lupi!".

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