Il condizionamento


Quello di condizionamento operante è uno dei concetti fondamentali del comportamentismo. Il condizionamento operante è una procedura generale di modifica del comportamento di un organismo, ossia è una modalità attraverso la quale l'organismo "apprende".
(Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Condizionamento_operante)

Lo strumento principale per condizionare un gran numero di persone è la televisione, questo strumento chiamato "Quinto Potere" descritto anche in un film ( http://it.wikipedia.org/wiki/Quinto_potere), ha la capacità di catturare la mente di molte persone che hanno un approccio passivo e non critico alle notizie che gli vengono somministrate, come un farmaco.
Lo strumento televisivo offre la possibilità, a chi ne ha interesse, di far passare un determinato messaggio, nella nostra epoca di televisioni commerciali le emittenti private non si fanno scrupoli nell'incassare anche una manciata di euro per un contratto da chi vuol farsi intervistare con scaletta preconfezionata.
La televisione di Stato, come sappiamo, è lottizzata dai partiti, non ne fanno un tornaconto in moneta, bensì tendono ad avere un tornaconto di consensi. L' AGICOM è un organismo di controllo che dovrebbe garantire la regolare ed equa diffusione delle informazioni...peccato che sia controllato dagli stessi soggetti che dovrebbero essere controllati. 

Le tre unità funzionali minime del condizionamento operante sono:
  • uno stimolo discriminante (contesto) - SD
  • una risposta da parte di un organismo (comportamento) - R
  • uno stimolo che fa seguito alla risposta (rinforzo) - S+
Si noti che i termini stimolo e risposta possono essere intesi come insiemi di stimoli e di risposte, secondo una scala la cui complessità varia in funzione dell'organismo e del tipo di comportamento studiato.
Quella sopra descritta si definisce "contingenza di rinforzamento" ed è l'unità minima per lo studio del comportamento operante (o comportamento volontario, contrapposto al comportamento riflesso studiato da Pavlov). Ciò significa che i termini utilizzati nella sua definizione non hanno un significato indipendente.
La contingenza di rinforzo viene spesso schematizzata nel seguente modo:
SD
R --> S+
A seguito della predisposizione di una tale contingenza di rinforzamento si osserva che, quando in un certo contesto (ossia in presenza di certi stimoli discriminanti - SD) la risposta dell'organismo (comportamento - R) è seguita da uno stimolo rinforzante (rinforzatore - S+) si ha come risultato un aumento della probabilità che, in presenza dello stesso contesto, il soggetto emetta la stessa risposta.
Il condizionamento operante è quindi la base del processo di apprendimento e di adattamento all'ambiente degli organismi viventi. In sensodarwiniano, il comportamento operante viene selezionato dalle sue conseguenze, consentendo l'adattamento all'ambiente. Nella visione di Skinner il parallelismo con il meccanismo evolutivo è estremamente chiaro: così come gli organismi sono selezionati dalla loro capacità di adattarsi all'ambiente attraverso la riproduzione, così i comportamenti degli organismi sono selezionati dalla loro capacità di adattarsi all'ambiente attraverso le loro conseguenze.

Estinzione Operante 

Per ridurre la frequenza di un comportamento si usa il processo inverso: l'estinzione. In presenza di un determinato contesto all'emissione della risposta non farà seguito lo stimolo rinforzante. Ciò fa sì che la probabilità di emissione del comportamento diminuisca. Si noti che il processo di estinzione richiede la presenza di una fase in cui il comportamento la cui frequenza si vuole ridurre o annullare viene emesso. In altri termini, non è possibile estinguere un comportamento che non viene emesso.
Si noti la differenza radicale con il concetto di punizione che prevede, a seguito di un certo comportamento, l'emissione di uno stimolo avversivo (doloroso, spiacevole). Tale procedura ha l'effetto immediato di ridurre la frequenza del comportamento punito, ma non quella di estinguerlo: il comportamento rimarrà presente nel repertorio comportamentale del soggetto. La riduzione della frequenza del comportamento stesso verrà meno con il venire meno della punizione.

Differenza con il condizionamento classico 

Nella concezione di Skinner il condizionamento operante si contrappone al condizionamento rispondente (chiamato anche condizionamento classico (o riflesso condizionato) di Ivan Pavlov sulla base della procedura seguita per effettuare il condizionamento e sulla base delle caratteristiche del comportamento che viene condizionato.

Differenze procedurali 

Per quanto riguarda la procedura seguita, osserviamo che il condizionamento classico parte dall'esistenza di uno stimolo che produce unriflesso incondizionato e, attraverso la associazione di questo stimolo con uno stimolo neutro, trasferisce la capacità di elicitare la risposta allo stimolo neutro che diventa in questo modo uno stimolo condizionato che provoca un riflesso condizionato.

Il paradigma è quindi del tipo Stimolo - Risposta.

Esempio di procedura di condizionamento classico Il noto esperimento di Pavlov prevedeva che venisse somministrato del cibo ad un cane. La vista del cibo produceva salivazione da parte del cane. Abbiamo quindi uno stimolo che produce un riflesso incondizionato sulla base di una relazione fisiologica. Associando ripetutamente il suono di un campanello (uno stimolo neutro, nel senso che non produce nessuna reazione fisiologica) alla presentazione del cibo si ottiene che il cane saliverà anche al solo suono del campanello. Il campanello stesso diventa unostimolo condizionato che produce un riflesso condizionato (la salivazione).
Nel caso del condizionamento operante si parte da un repertorio comportamentale di base; in presenza di un certo contesto una determinata risposta è seguita da uno stimolo rinforzante. Ciò fa aumentare la probabilità di emissione di quella risposta, in quel contesto.

Il paradigma è quindi del tipo Risposta - stimolo.

Esempio di procedura di condizionamento operante In una skinner-box a un piccione o a un ratto viene somministrato del cibo quando preme una levetta. Inizialmente il comportamento di pressione della levetta (R) ha una probabilità di emissione bassa, ma a seguito della somministrazione del cibo (S+) tale probabilità cresce rapidamente. Se la pressione della levetta porta alla somministrazione del cibo solo in presenza di una luce accesa (SD), la probabilità di emissione di tale risposta sarà alta in presenza della luce e più bassa in sua assenza. Si noti che l'accensione della luce rende più probabile l'emissione della risposta di pressione della levetta. Potrebbe sembrare una struttura comportamentale simile a quella del riflesso condizionato, ma non è così. Si tratta di un modo di controllare il comportamento diverso da quello legato al condizionamento rispondente: la luce non provoca un riflesso, rende più probabile una risposta.

Differenze relative al comportamento 

Dal punto di vista delle caratteristiche funzionali e topologiche, il comportamento operante si distingue dal comportamento rispondente ocomportamento riflesso per:

Strumentalità 

Il comportamento operante agisce sull'ambiente, modificandolo, mentre il comportamento rispondente consiste in una reazione dell'organismo (lacrimazione ecc.) che non modifica l'ambiente.

Controllo 

Il comportamento operante viene controllato dall'ambiente nel senso che determinati stimoli discriminanti aumentano la probabilità di emissione di una certa risposta; il comportamento rispondente viene provocato direttamente da certi stimoli.

(http://newapocalypse.altervista.org/blog/2010/01/09/televisione-e-condizionamento-di-massa/)

La televisione?  E’ uno dei più potenti e subdoli strumenti di condizionamento di massa, imponendoci fin dall’ infanzia un vero e proprio martellante lavaggio del cervello, condizionandoci in ogni cosa e scelta della nostra vita quotidiana; acquisti, moda, politica, informazione, sicurezza o terrore, senza che noi ce ne rendiamo conto; come nel film Matrix, viviamo credendo che le nostre scelte e pensieri siano coscienti e autonomi, invece sono guidate. (Riflessioni da me scritte a gennaio 2005 e poi confermate anche dalle più approfondite di Paolo Cortesi apparse su Nexus (1 – 2 ) del 19 maggio 2005)Uno studio, pubblicato sulla rivista Neuron, O’Doherty, ha dimostrato come la pubblicità agisca sui centri del piacere e della gratificazione. Le aree coinvolte nel funzionamento base della pubblicità sono il mesencefalo e il corpo striato ventrale, rispettivamente centri del piacere e della gratificazione, le stesse implicate nelle tossicodipendenze e in alcune malattie psichiatriche. La reazione del nostro cervello ad uno spot è caratterizzata dall’associazione tra uno stimolo e un prodotto. La pubblicità semplicemente funziona proponendo lo stimolo e lavorando subdolamente per associarlo al prodotto!

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