CINECITTÀ RISCHIO CEMENTO

http://www.malitalia.it/2012/06/cinecitta-rischio-cemento/
Abete ha presentato il suo piano per gli Studios di Cinecittà alla stampa estera, scavalcando cittadini ed amministrazione. Mentre i residenti reclamano giustamente il loro diritto di replica, resta preoccupante il silenzio del Campidoglio. E’ possibile che nè il Sindaco, nè l’Assessore alla Cultura, ne l’Assessore all’Urbanistica abbiano nulla da dire di fronte ad un progetto che prevede 400mila metri cubi di nuovo cemento in città?Questa domanda circola da giorni tra i cittadini di Cinecittà e soprattutto tra i lavoratori degli Studios. Cinecittà Studios è la società costituita nel 1997 per privatizzare la gestione degli Studi di Cinecittà. Presieduta, sin dalla fondazione da Luigi Abete, è oggi controllata dal Gruppo IEG (Italian Entertainment Group) che vede tra i principali azionisti lo stesso Luigi Abete, Diego ed Andrea Della Valle, Aurelio De Laurentiis e la Famiglia Haggiag. “Cinecittà Studios ha recentemente presentato un nuovo progetto di sviluppo che interessa specificamente il sito di Via Tuscolana a Roma. E’ prevista una prima fase nella quale, su un’area oggi inutilizzata, verranno costruiti un nuovo teatro di posa, moderni uffici di produzione e nuovi servizi di ospitalità a vantaggio degli studios. Successivamente è prevista la costruzione di un Distretto del Cinema e del Multimediale, capace di attrarre ed ospitare le piccole e medie imprese del settore, laboratori di sviluppo e centri di ricerca e formazione professionale”.Questo è quanto sostenuto dal gruppo Abete,che però si va a scontrare con le questioni poste dai lavoratori e dai cittadini,che in queste ore si stanno mobilitando. La protesta è arrivata nelle stanze istituzionali , da Montecitorio sino alla Provincia di Roma. Il presidente Zingaretti “ha assicurato l’impegno ad attivarsi presso il Governo e le istituzioni per il rilancio del comparto audiovisivo e cinematografico nel territorio”.
“E’ stato un incontro importante. I lavoratori hanno espresso le loro preoccupazioni per scelte che potrebbero mutare la mission aziendale. La Provincia di Roma farà la sua parte per sollecitare le altre Istituzioni per far si che si faccia chiarezza sul futuro di Cinecittà. Ci siamo impegnati per esplorare tutte le strade a sostegno della capacità produttiva degli Studios di Cinecittà e di un settore strategico del nostro territorio come quello dell’audiovisivo. Cinecittà da sempre rappresenta una risorsa importante per il sistema economico e culturale della capitale e il suo futuro deve essere una priorità”. Ma la mobilitazione è permanente tanto che le sigle in lotta hanno costituito il comitato “Salviamo Cinecittà” e diramato un appello in rete:
“Cinecittà è la fabbrica dei sogni, vi hanno girato i più grandi registi e attori della tradizione cinematografica italiana e internazionale, ha ospitato più di 3000 film con le loro scenografie.
Cinecittà, per questo, è famosa in tutto il mondo. Cinecittà è un laboratorio eccezionale di arti e mestieri poco conosciuti che trasformano una sceneggiatura in un film. Vi lavorano 400 dipendenti di 3 società, 6.000 tra registi, attori e maestranze specializzate.L’indotto conta 10.000 piccole e medie imprese artigianali che occupano fino a 100.000 posti di lavoro. Cinecittà è dunque un’importante settore occupazionale e industriale di Roma. Cinecittà ha dato il suo nome a uno dei quartieri più popolosi della Capitale cresciuto intorno agli studi. Una periferia orgogliosa delle sue radici, in cui ancora oggi si ascoltano i racconti di quando si campava facendo le comparse o i bambini si intrufolavano per giocare nelle scenografie. Cinecittà è il cuore della cultura cinematografica di Roma e, insieme, un patrimonio di tutta la Nazione.
Cinecittà oggi rischia di perdere tutto questo. Si ventila la costruzione in quell’area di piscine, centri fitness, ristoranti e alberghi per 300 mila metri cubi.
Cinecittà non può diventare terreno di nuove speculazioni edilizie e finanziarie. Questa città non ha bisogno di nuovi centri commerciali in quartieri già congestionati da queste iperstrutture. Roma ha bisogno di una industria cinematografica forte, di investimenti veri e di un piano industriale serio che ne rilancino lo sviluppo e ne potenzino la capacità produttiva e occupazionale; che ne conservino l’immenso e storico patrimonio audiovisivo attraverso la creazione di un vero e proprio museo del cinema dotato anche di strutture teatrali da situare nell’area della centralità urbana metropolitana di Torre Spaccata come originariamente previsto dal vigente PRG. Facendone in tal modo un polo attraente anche dal punto di vista turistico-culturale.
Per queste ragioni noi cittadini di Cinecittà e di tutta la città, associazioni, comitati di quartiere, sindacati, amministratori locali, artisti, registi, attori chiediamo al governo, al Sindaco Alemanno, al Presidente della Regione Lazio Renata Polverini, al Presidente della Provincia Nicola Zingaretti, a tutte le forze politiche e istituzionali di adoperarsi affinchè uno dei più belli e importanti simboli di Roma e dell’Italia rimanga vivo, perché nessuna speculazione cementificatoria ne comprometta la sua vocazione originaria di industria produttiva.Perché il Cinema, l’arte, la cultura e i sogni continuino a vivere a Cinecittà e a Roma.”
http://salviamocinecitta.wordpress.com

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