LUSI, COLLUSI, ILLUSI E ILLUSIONISTI


Il 2012 si apre come il 2011: scandali, mazzette, ruberie, sprechi, privilegi. Ormai è chiara la strategia dei partiti: annacquare, sfumare i contorni, invertire i ruoli, sparigliare le carte. Serviva lo scandalo Lusi per capire che voragine di denaro fossero i partiti?
I media nazionali “scoprono” quello che il MoVimento 5 Stelle denuncia da anni.
I Cittadini sono sempre più indignati perchè a riempirsi la bocca di stupore e indignazione, nel tentativo di salvarsi la faccia, sono quelli che si riempiono le tasche: i partiti stessi. In realtà i partiti incassano sordidamente da due decenni centinaia di milioni di euro di rimborsi elettorali in barba al referendum del ‘93 che abolì il finanziamento pubblico. Ora balbettano cambiamento, ma non intaccano alcuna posizione di privilegio, di dominanza e di autoreferenzialità.
Nulla che li tocchi e ridìa ai cittadini il potere di scelta e di controllo. La soluzione sarebbe pronta e semplice: più democrazia diretta, e via il denaro dalla politica. La nostra proposta di legge per il parlamento pulito e per il ripristino del voto di preferenza, presentata nel 2008, non viene discussa.
IDV la lascia marcire nei cassetti, per presentare il suo referendum anti-porcellum. Di Pietro ha appena incassato i “rimborsi” dei referendum del 2011 e già pregustava un’altra abbuffata, ma gli è andata male. Ambigua la sua politica, propone qualche leggina, per ingraziarsi l'onda di sdegno, ma non si sogna minimamente di restituire un euro dei rimborsi che ha incamerato. Sui costi della politica ci propinano, sotto i riflettori, ricettine puntualmente disattese a luci spente. Una limatina (finta) alle retribuzioni dei politici (alla pensione baby non rinunciano), la riduzione dei parlamentari (geniale, per eliminare le minoranze), qualche elemosina,
così nessuno pensa a quanto ci costano le loro decisioni; alle centinaia di milioni sperperati in investimenti sbagliati, ma necessari ai soliti noti: autostrade, camionabili a pedaggio, ospedali in project financing... Guai a mettere mano alle società partecipate, lottizzate da politici trombati, cassaforti dei partiti, palle al piede per i cittadini.
Il finanziamento pubblico ai partiti va ELIMINATO: 3 miliardi di “rimborsi elettorali” dal '93!
Il Movimento 5 Stelle ha dimostrato che è possibile fare politica senza pesare sulle tasche dei cittadini, rinunciando nel 2010 a 1 milione e 600.000 euro di rimborsi elettorali.
Nel Veneto alle elezioni regionali abbiamo raggiunto il 3% spendendo13.000 euro micro-finanziati da centinaia di simpatizzanti. Centrodestra e centrosinistra ne hanno spesi 5 MILIONI. Giornali e TV continuano a dare spazio a politici grigi che, pretendono di apparire immacolati. Ma tanti cittadini hanno ormai capito che, anche in tempo di crisi, i partiti prosperano di denaro pubblico e che il debito “sono loro”. La domanda da porsi è questa: che credibilità hanno ormai i partiti che hanno fatto del saccheggio delle risorse pubblicheuno scopo esistenziale?
MoVimento 5 Stelle è un movimento di cittadini, non di politici, è nelle piazze e cresce nei sondaggi. Stiamo arrivando....
Movimento 5 Stelle - Veneto

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