VOCI PULITE

Balázs Nagy Navarro, vicesegretario del sindacato dei giornalisti radiotelevisivi, e giornalista televisivo anch'esso, ha denunciato la manipolazione all'azienda di Stato, MTVA. Dopo lo sciopero della fame, a difesa della correttezza dell'informazione, è stato licenziato in tronco. Ma continua la sua lotta in silenzio

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All'inizio dello scorso dicembre in un servizio del telegiornale della televisione di stato ungherese, MTV, è stata cancellata l'immagine di un magistrato sgradito ai vertici, più o meno come venivano rimossi nell'Unione Sovietica dalle foto con Stalin i funzionari di partito caduti in disgrazia. 

Balázs Nagy Navarro, vicesegretario del sindacato dei giornalisti radiotelevisivi,e giornalista televisivo anch'esso,ha denunciato la manipolazione all'azienda, MTVA (di cui fanno parte la radio-televisione nazionale e l'agenzia di stampa MTI, ovvero la RAI e l'ANSA ungheresi). Lui e la sua collega, Aranka Szakuly, hanno chiesto l'allontanamento di quei dirigenti che avevano dato l'ordine ai diretti responsabili di questa, e di altre manipolazioni delle notizie; l'azienda ha provveduto a richiamare alle loro responsabilità solo i tecnici che su ordine superiore, hanno commesso il fatto.

Il 10 dicembre i due giornalisti iniziano uno sciopero della fame che prevede la consumazione soltanto di liquidi, sul marciapiede di fronte alla sede dell'azienda. 
Chiedono le dimissioni dei vertici responsabili e vogliono richiamare l'attenzione del pubblico alla questione dellacorrettezza dell'informazione. Altri volontari scioperanti si aggiungono e qualche giorno dopo l'azienda decide di sottoporre il gruppo radunato in strada giorno e notte, a una sottile forma di tortura: trasmette ventiquattro ore su ventiquattro alcuni canti natalizi, sempre gli stessi, ad alto volume. Nagy Navarro e compagni non cedono. Un paio di giorni dopo arriva anche un nucleo della sicurezza che isola gli scioperanti con un cordone; niente da fare, loro non mollano e il cordone viene smontato. A meno di due settimane dall'inizio dello sciopero Nagy Navarro e Szavuly vengono licenziati in tronco, in quanto "hanno violato la legge sulla stampa esprimendo opinioni politiche personali." In questi ultimi giorni l'azienda sta tentando di porre fine allo sciopero contestando l'occupazione abusiva del marciapiede; se sarà necessario, gli scioperanti sposteranno armi e bagagli di qualche metro ma non intendono cedere.

Nata per assicurare la correttezza dell'informazione dei media pubblici, la protesta si è estesa e sta abbracciando anche altri settori importanti della vita pubblica: la notte di Capodanno in una piazza pubblica e con la partecipazione di migliaia di persone Nagy Navarro ha fondato il movimento Tiszta Kezek (Mani Pulite). Il gruppo ora prende di mira tre obiettivi: la difesa della democrazia e della repubblica, la lotta alla corruzione e la creazione di media indipendenti al servizio della comunità. Inoltre, Nagy Navarro cercherà di seguire le sorti dei 75 miliardi di fiorini ungheresi (pari a circa 250 milioni di euro) che il governo intende investire nei media nel corso del 2012. Una cifra ragguardevole, considerati i tagli anche molto pesanti che riguardano tutti i settori.

Nagy Navarro è disoccupato, vive dei suoi risparmi, ma non abbandona lotta
. Provo riconoscenza per il suo coraggio e spero che la sua voce vinca il silenzio.

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