Presa Diretta: la brutta storia dell'emergenza rifiuti a Roma

Ho visto, da napoletana, con un certo raccapriccio la puntata di ieri di Presa Diretta. Riccardo Iacona ha raccontato magistralmente l’emergenza rifiuti in Lazio e a Roma con tanto di commissario cioè il Prefetto Giuseppe Pecoraro (qui il video). In mezzo l’ennesima proroga alla discarica Malagrotta oramai bomba ecologica a cielo aperto e che ha iniziato a cont
Discarica malagrotta
aminare le falde acquifere della zona: fiumi di percolato oramai discendono allegramente. Poi la batosta finale: come invece una classe politica, quella di San Francisco sia riuscita a fare la differenza nella gestione rifiuti.
L’approccio alla monnezza da parte delle amministrazioni capitoline e laziali è da bassoliniana memoria: ficcare tutto sotto il tappeto. Ma poi il tappeto esplode. Se in Campania si sono registrate connivenze malaffaristiche e di mala etica tra la politica e la camorra (ne scrive Tommaso Sodano oggi assessore all’ambiente e vicesindaco di Napoli) il Lazio vede solo la mala etica degli affari e dello strappaconsenso politico, che vuol dire voto. Dare ai cittadini una città pulita, perciò, non è una questione di sana gestione ma un affare. In sostanza l’amministrazione romana con 70-80 euro a tonnellata butta in una buca l’immondizia talquale. La differenziata a Roma è ferma al 25%. Un niente. Non interessa alla politica forzare la mano sulla differenziata perché costa e dunque sarebbe impopolare in un momento simile andare a chiedere altri soldi ai cittadini. La visione è miope e pure ignorantella e lo dimostrano le migliaia di esempi dei Comuni virtuosi che hanno innescato le buone pratiche di gestione dei rifiuti a costi irrisori.
Poi che dire della vergogna provata da italiana nel vedere le zone intercettate per diventare nuove discariche (in spregio alle leggi europee che ne impongono la chiusura): aree con coltivazioni biologiche, vite, ulivo, ortaggi, allevamenti. Da Riano a Tivoli dove c’è un monumento all’archeologia che è Villa Adriana fino alla splendida fattoria di Pizzo del Prete che sarebbe da radere al suolo per costruirci una discarica con annesso inceneritore.

Commenti