Gli amici del Bilderberg

Che ci fanno assieme Prodi, Gianni e Umberto Agnelli, John Elkann, Emma Bonino, Mario Draghi, Mario Monti, Tronchetti Provera, Padoa Schioppa, Walter Veltroni...?



Dal lontano 1952 un gruppetto di "amici" si riunisce, solo su invito esclusivo degli organizzatori prima e dei partecipanti poi, ogni anno in un luogo diverso, telecamere tenute fuori a forza di polizia, anche arrestando illegalmente i più insistenti (è successo ad Alex Jones, rilasciato dopo un giorno di interrogatori).
Gli "amici" non sono certo gente da poco, tra i nomi più in vista troviamo anche Prodi (portogallo 1999), Umberto e Gianni Agnelli (soci a vita, ora gli è successo John Elkann, sono spesso stati invitati anche molti altri uomini della FIAT), Emma Bonino (1997), Mario Draghi ora presidente di Bankitalia, Mario Monti (l’altro candidato alla presidenza... bella scelta che avevamo), Tronchetti Provera, Padoa Schioppa in qualità di "minister of finance" italiano, Scaroni (dall’ ENI spa), a suo tempo anche Walter Veltroni (quando era direttore de L’Unità), infine l’immancabile TREMONTI. Questi gli italiani che sono riuscito a reperire, per l’estero i nomi sono comunque tremendi, spaventosi. Ospite storico la regina d’Olanda, altro "sempiterno" il capofamiglia dei ROCKFELLER (soci fondatori), ci sono anche i rappresentanti di marchi noti, quali Coca-cola (un motivo in più per BOICOTTARE), Bp, Shell, sono presenti i silenziosi inviati di giornali quali il Times(quello londinese), il Wall Street Journal, l’Economist, il Financial Times, l’International Herald Tribune, e i pù nazionali/europei Le Figarò, Globe and Mail, Die Zeit, non potevano inoltre mancare uomini del WTO, Banca mondiale e NATO.
In breve tutti i più potenti tra i potenti sono stati invitati, lontano dalle telecamere "solerti vigilanti del popolo" a discutere di questioni chiave della politica, quelle che NOI, il popolo, e noi soltanto, col nostro voto, dovremmo decidere. Al di là delle mascherate e delle democrazie da vetrina, un gruppetto di 134 persone decreta le future politiche che i governi più potenti del mondo, teorici rappresentanti di miliardi di persone, deciderà cosa si farà e cosa no.
Fino a qualche anno fa se ne negava addirittura l’esistenza, tacciando chi ne parlava di essere "dietrologo e complottista", ancora oggi gli unici che osano parlarne sono i siti web che fanno controinformazione. Non ne sentiremo parlare da Repubblica, non ne apprenderemo le notizie dai vari TG (si, incluso il TG3, che comunque resta il meno peggio), non ce ne parleranno nè l’Espresso nè L’Unità, figurarsi Panorama, Libero o addirittura il foglio. Per puro opportunismo "La padania" ha pubblicato un articolo di Blondet, che però più che spiegare chiaramente la situazione fa una lista dei personaggi legati alla sinistra partitica che sono stati invitati alle riunioni DIMENTICANDO TREMONTI, che invece è stato invitato proprio quest’anno (e non solo quest’anno, presumo).
E’ sotto la pressione di questa nuova informazione, pulita, libera, selvaggia, anarchica (senza capi), indipendente, che finalmente quelli del Bilderberg sono usciti un pò allo scoperto, ammettendo di esistere e producendo un comunicato stampa (bellamente ignorato dai media istituzionali) con annessa una lista dei partecipanti (che non ci è dato sapere quanto sia completa, ma che comunque, come Blondet non pò non sapere include il leghista Tremonti).

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