Una buona notizia!


Lunedì 8 agosto, la Comunità di San Antonio – Oltreacqua di Tarvisio ha ricevuto direttamente dalle mani del Presidente Nazionale di Lega Ambiente, Vittorio Cogliati Dezza, la Bandiera Verde 2011 di Lega Ambiente.
La motivazione per l’assegnazione alla Comunità di San Antonio – Oltreacqua (Tarvisio) è la seguente:
Per essersi opposta ad una Variante Urbanistica che, rendendo edificabili alcuni terreni di proprietà comunale, avrebbe comportato la riduzione delle superfici agricole di una delle ultime zone di Tarvisio non ancora invase dal cemento.
Descrizione:
Tarvisio è uno dei maggiori poli turistici del Friuli-Venezia Giulia. Negli anni, accanto a consistenti interventi pubblici per la realizzazione di impianti di risalita e piste da sci, questa località ha subito anche un processo di trasformazione con una notevole espansione edilizia e l’incremento degli alloggi destinati ai turisti. Nel 2001, con una popolazione poco superiore ai 5000 abitanti, oltre il 42% del patrimonio edilizio era costituito da seconde case. Oggi che a Tarvisio i residenti sono scesi di quasi 400 unità, questa percentuale è ancora maggiore, ma non ha certo impedito lo spopolamento in atto.
In questo contesto il piccolo borgo di S. Antonio - Oltreacqua, posto in splendida posizione su di un pianoro ai margini della cittadina, costituisce una positiva eccezione: ha conservato un carattere spiccatamente rurale, con un’ampia e ininterrotta superficie prativa che viene regolarmente falciata e pascolata e due piccoli abitati con fabbricati che hanno mantenuto il loro carattere originario. Questa permanenza del carattere rurale è stata possibile unicamente grazie al fatto che la comunità che vi abita è dedita prevalentemente alle attività agro-silvo-pastorali: delle 16 famiglie che risiedono a San Antonio-Oltreacqua ben 6 hanno un reddito agricolo, con una significativa presenza di giovani imprenditori.
Date le sue caratteristiche e la bellezza dei panorami, la piana di S. Antonio è stata anche in passato oggetto delle attenzioni di operatori e programmi immobiliari, ma a minacciarne l’integrità è oggi una proposta dell’Amministrazione Comunale che, desiderosa di risollevare i suoi bilanci, ha deciso di vendere alcuni terreni di sua proprietà non senza averli prima trasformati da “verde convenzionato” e “parco territoriale” in aree edificabili. La Variante urbanistica, per quanto al momento ipotizzi un intervento edilizio contenuto, rischia di compromettere irrimediabilmente il destino e il volto di una località straordinaria, che ancora conserva caratteristiche divenute ormai rare nella nostra montagna. La piccola comunità di San Antonio-Oltreacqua, unita e compatta nella volontà di salvaguardare il territorio in cui vive e sentendosi pienamente responsabile dei destini dello stesso, si è subito mobilitata, ha raccolto firme, ha promosso incontri ed assemblee per far conoscere il problema ed ha espresso in maniera ferma e decisa al Comune di Tarvisio il netto rifiuto alla trasformazione di un’area così preziosa.
La passione e l’impegno con cui gli abitanti e gli agricoltori stanno conducendo la loro battaglia deve essere presa ad esempio, perché essa non è il frutto di una visione egoistica o di retroguardia, ma è condotta nell’interesse collettivo, con la consapevolezza dell’importanza della difesa del paesaggio, un “bene” senza il quale neanche il turismo può avere un futuro.
La Bandiera Verde di Lega Ambiente costituisce  un importantissimo riconoscimento per la nostra piccola Comunità che nel portare avanti le proprie istanze si è ispirata ai principi della Convenzione Europea del Paesaggio, documento importantissimo che ha introdotto una vera e propria rivoluzione nella politica del paesaggio riconoscendo il ruolo attivo dei cittadini nelle decisioni che riguardano il proprio paesaggio e che “Riconosce giuridicamente il paesaggio in quanto componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni, espressione della loro diversità del loro comune patrimonio culturale e naturale e fondamento della loro identità” e raccomanda nelle valutazioni sulle politiche che riguardano il paesaggio “di tener conto delle aspirazioni delle popolazioni per quanto riguarda le caratteristiche paesaggistiche del loro ambiente di vita”, ma che purtroppo nella stragrande maggioranza dei casi viene completamente ignorata da amministratori e politici.
La nostra Comunità inoltre contesta categoricamente il nuovo concetto di “valorizzazione delle proprietà” con cui l’Amministrazione giustifica queste operazioni, in quanto per noi la svendita di un patrimonio collettivo ed esauribile come il territorio e il paesaggio per far fronte alle spese correnti non è una valorizzazione bensì una monetizzazione del territorio.
La vera valorizzazione del territorio di San Antonio nel corso degli anni si è avuta conservandolo integro autentico, permettendo che da quel bene derivassero dei frutti duraturi. Ci si chiede, “In un contesto come quello della montagna friulana dove è proprio la bellezza del Paesaggio il punto di forza, che senso ha vendere il patrimonio che ci da vivere? Quale artigiano venderebbe i suoi strumenti di lavoro, gli attrezzi che gli permettono di lavorare?”
La Comunità vuole condividere la gioia e l’orgoglio per questo riconoscimento anche con i Movimenti e le Associazioni che dando spazio alla battaglia civile sui propri siti ha contribuito a questo risultato, in particolare al movimento Stop al Consumo di Territorio e all’ Associazione dei Comuni Virtuosi.
La nostra battaglia non è ancora finita purtroppo, aiutateci a non spegnere i riflettori.
Grazie a tutti, La Comunità di San Antonio

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