Gaetano, 56 giorni di sciopero della fame a Montecitorio

Gaetano Ferrieri, in sciopero della fame da 56 giorni
Domenica scorsa sono stato a piazza Montecitorio a Roma per conoscere Gaetano Ferrieri in sciopero della fame da 56 giorni. Avevo notato la sua coraggiosa lotta già da parecchi giorni e mi ero ripromesso, non appena avuta l’occasione, di andare di persona a vedere il presidio. Arrivo in centro verso le 10,00 e riesco, grazie alle due ruote, a parcheggiare nelle vicinanze. Zigzagando tra i turisti e passando veloce P.za Colonna, mi trovo in poco tempo sul posto. Noto immediatamente il presidio e vado dritto al Gazebo contornato dalle bandiere d’Italia. Mi informo leggendo i manifesti e i volantini.
Lì accanto ci sono due persone che chiacchierano: dalle parole di uno dei due capisco essere un sostenitore della protesta. Mi avvicino e mi presento. Lui si chiama Paolo e segue la mobilitazione da diverso tempo. Gli chiedo come va, se serve qualcosa.Mi dice che servirebbe una postazione che consenta di creare una sorta di reality, di diario in diretta, via web. Per realizzare il tutto, ma non solo, posso eventualmente lasciare un contributo sulla carta prepagata (seguendo le indicazioni presenti sul sito). Poco dopo mi dirigo verso Gaetano visibilmente magro (22 sono i kilogrammi persi dal 4 Giugno) che chiacchiera animatamente con delle persone. Mi colpisce subito per l’energia e la passione con cui instancabilmente spiega ai passanti e ai curiosi le ragioni della sua scelta: riduzione del numero dei parlamentari e degli amministratori pubblici con relativi stipendi, segretari, pensioni d’oro, rimborsi spesa, auto blu e tutte le spese inutili. Ragioni, del resto, del tutto condivisibili.
Si parla di diritti, di ingiustizie e di riappropriazione democratica del potere, quel potere così ben rappresentato dalla facciata austera del palazzo alle nostre spalle. Lui continua a spostarsi da una parte all’altra a seconda della richiesta ora di una foto, ora di chiarimenti, di spiegazioni. Ma anche per stringere mani amiche, solidali. Poi dice: ”ora vado un po’ all’ombra, che qui fa caldo”. Scambio con discrezione due parole con lui. Mi accorgo che il desiderio più grande è quello di creare una grande mobilitazione popolare e pacifica. Mi dice vorrebbe chiudere i nostri parlamentari in Parlamento, senza viveri, per costringerli a lavorare veramente; a fare, in sostanza, ciò per cui sono profumatamente pagati. Ci scappa un sorriso, ma non è certo per l’aspetto comico, piuttosto per una certa idea sana riguardo al digiuno. Le prossime iniziative sono per le giornate del 3 e 7 Agosto a partire dalle ore 10,30.
Nei prossimi giorno L’isola dei cassintegrati seguirà la protesta di Gaetano Ferrieri, pubblicando i diari dal presidio permanente davanti a Montecitorio. Rimanete in ‘ascolto’…
di Manuel de Carli
(2 agosto 2011)

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