Sui farmaci grava un ticket occulto, la Regione copra i costi che pagano i pazienti!

medicine.gifAncora una volta, lo Stato risparmia il cittadino spende...Con la Legge 122/2010 lo Stato si è prefissato l'obiettivo di risparmiare 600 milioni di Euro. In adempimento a tale normativa, con determinazione n. 2186/2011 del 08/04/2011, l'Agenzia Italiana del Farmaco ha abbassato il prezzo di riferimento di circa 4200 farmaci equivalenti di classe A. Ma si tratta di una forzatura: perché questo risparmio previsto e imposto non riesce ad essere tradotto in realtà dalle case farmaceutiche. Molte ditte, specialmente quelle medio-piccole, denunciano di non riuscire a garantire una produzione di larga scala e ad abbassare così tanto i prezzi dei farmaci. Quindi il consumatore-paziente si ritrova a pagare la differenza fra rimborso del SSN e costo effettivo del medicamento. Medicamenti che una volta erano gratuiti.
Si tratta di una sorta di ticket occulto, che grava interamente sulle spalle dei contribuenti. La situazione è stata affrontata in maniera differente dalle varie Regioni: Toscana, Basilicata, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Lombardia hanno scelto di coprire la differenza tra il tetto massimo di rimborso e il costo dei farmaci generici equivalenti. Qui in Emilia-Romagna finora si è tentato di agire inducendo i medici a prescrivere le medicine più economiche e i farmacisti a consigliare l'opzione meno dispendiosa. Però non basta. In un'interrogazione a risposta immediata che presenteremo mercoledì 8 in Aula, chiederemo se la Regione non ritenga opportuno colmare con le proprie risorse il ticket occulto sgravando i cittadini da una spesa che, specie in caso di malattie croniche, può diventare davvero insostenibile. Ricordiamo infatti che anche se la differenza può essere definita 'contenuta' per i cittadini a reddito medio, sicuramente non lo è per chi dei farmaci ha spesso più bisogno: chi per esempio ha pensioni di invalidità di 250 € o chi, ed è il 50,8% dei pensionati Inps, non arriva a 500 € al mese.

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