ANTEFATTO - INFORMAZIONE ed AZIONE POLITICA ..cittadini, istituzioni e Movimento 5 Stelle...la piattaforma politica per la rinascita di una Nuova Calabria


Cosenza - Questo intervento meditato è una risposta ad amici vecchi ( nel senso che conoscevano il Movimento 5 stelle quando era ancora meetup) che oggi si sono ri-avvicinati è dovuta, per far capire qual'è la differenza e cosa è diventato il meetup con la nascita del M5S e, credo, sia utile sia ai nuovi amici trovati e a tutti noi quale base, spero, di proficua discussione dei fini ed obiettivi.
Anche perchè, ritengo utile, ogni tanto fare un passo indietro per rendere sicuri i successivi passi in avanti!!
Credo che informazione, a differenza di quello che possono far pensare programmi televisi meritori come Report e et similia o i più recenti strumenti che la tecnica informatica e telematica hanno messo a disposizione ( per chi ha voglia, potrà constatare che questi problemi si sono posti anche quando è stata inventata la stampa, per intenderci) non è, semplicemente, mettere a disposizione notizie.
Come chiunque può capire, anche il più ingenuo, è essenziale anche sapere chi è che stabilisce che un certo fatto ha i connotati della notizia e, soprattutto, perchè viene messa a disposizione proprio quella e non altra ecc..
Ma, visto che non è questo il problema che mi interessa affrontare (perchè dovrei accennare, inoltre, a tutte le altre problematiche direttamente collegati a chi detiene tali strumenti ecc., che sono poi i temi propri del VDay 2 su cui tanto si è ragionato e, quindi, tralascio rimandando a quei vecchi ragionamenti)
VORREI, però, profittando dell'argomento sollecitato da Alessandro nella prima riunione regionale del coordinamento, riprendere, sintetizzandole, alcune mie vecchie considerazioni che ritengo ancora utili perchè sia chiaro il fine del M5S anche a livello regionale deve porsi.
La storia dell'umanità, nonostante quello che il potere cerca di insegnare nei libri, non è quella fatta dalle grandi imprese o dagli eroi ma quella umile, misconosciuta, delle gente comune che vive e modella nelle radice profonde la società attraverso la trasmissione dell'esperienza.
Credo che un albero ( e scusatemi la metafora) senza radici non va da nessuna parte.
Il sistema ci acceca, ci rende egoisti e ci spinge a non vedere ciò che è la realtà e, funzionale a questo, è lo scontro generazionale.
Se vi fermate un attimo a riflettere, prima di emettere sentenze, è così che hanno fatto passare la riforma delle pensioni e la riforma del lavoro con la nascita del lavoro precario e quella dell'Università targata Gelmini e il "balletto" tragicomico sulla legislazione in merito al nucleare.
Vi invito, se questo è vero, come credo, ad aprire impietosamente gli occhi della mente e rispondere ad una domanda tanto impietosa quanto necessaria: Siamo o no in un regime in cui se rimaniamo divisi e non coesi non possiamo che essere marionette i cui fili sono tirati da altri?
Direi, in prima approssimazione e (semplificandoli) richiamando ragionamenti fatti da altri, molto più capaci di me, che Regime è quell'assetto giuridico/istituzionale in cui la Classe Dirigente rende sì ossequio ai principi formali della democrazia (in ciò distinguendosi dalla dittatura) ma adotta una serie di accorgimenti che rendono meramente teorica la possibilità che essi possano perdere il potere in favore di un quisque de populo.
Il primo tratto caratteristico di un regime è la forte distanza tra la vita di tutti i giorni e quella , di facciata , che si vuole vendere con gli strumenti manipolativi delle coscienze e della conoscenza così da salvaguarda quello che è il fine ultimo di un tale regime: cioè la non permeabilità di tutti i suoi centri di potere: Solo coloro che appartengo alla "casta" che domina avrà diritto ai privilegi!
Nel contempo, invece, è la trasparenza la prima arma della democrazia che la rende inutile l'arma della menzogna manipolativa propria dei regimi.
In secondo luogo la democrazia fa propria una cultura improntata al bene comune (giusto per richiamare del perchè da subito il M5S è stato dai promotori del Referendum a differenza dei partiti, tutti); il regime, invece, distorce e diffonde pratiche per dir così "corruttrici", tali cioè da saldare gli interessi particolari dei singoli con gli interessi di coloro che sono a capo del regime. Secondo il vecchio schema conosciutissimo da noi meridionali, del "comparaggio" inteso nel senso deleterio del termine secondo cui è l'amico/compare che deve e può risolve ogni problema quotidiano ,,dal rilascio del certificato(anche quando non è necessario) al lavoro, .ecc.ecc...
In tal modo detti interessi particolari - la mollica di pane lasciata cadere dalla mensa - divengono uno dei punti di forza del regime ( proprio per questo la illegalità diffusa è accettata e coltivata dal regime) per chi è accucciato a quelle tavole nella speranza....vana illusione..che prima poi ci si possa sedere anche lui ...e chi se ne frega della dignità e degli altri....
In terzo luogo il regime è nemico di una diffusa vera partecipazione.
Il c.d. popolo può anche ( anzi deve ) essere chiamato a raccolta (per essere manipolato), ma alle decisione reali presiede una ben individuata oligarchia: la democrazia spinge verso la partecipazione generalizzata ma organizzato su base orizzontale, il regime verso gli apparati chiuso di tipo fortemente verticistico.
In questo modo il voto, attraverso una falsa equivalenza voto = democrazia ( ancora più evidente quando i candidati sono scelti dalla casta stessa), perchè in realtà non vige alcuna possibilità di uguaglianza sostanziale fra tutti i cittadini, non è altro che un simulacro della vera partecipazione, non fosse altro perchè comprato o comunque condizionato.
In questo, soprattutto, il regime differisce dalla vera democrazia. In questa vi è ricambio perchè suo principio fondante è l'uguaglianza sostanziale fra tutti i cittadini, nei regime , invece, vi è la cristallizzazione degli assetti di potere o al più è concesso di dar vita a una sorta di gioco ove gli oligarchi si scambiano le poltrone (tra loro o consentono in via familiare la loro sostituzione), così mantenendo nella sostanza immutato il loro potere personale.
Perché ritengo che ancora oggi( naturalmente lo faccio su spalle vigorose) o forse oggi più che mai, proprio per la possibilità di strumenti come internet, la migliore forma di governo della società sia la democrazia.
Questa alimenta gli entusiasmi ( lo stato è anche mio, ne ho cura), suscita speranze di miglioramento, accende l'inventiva, individua problemi ed escogita soluzioni, promuove la pari dignità dei cittadini e la tutela del bene comune.
Il regime (che oggi non è di una persona di ma un gruppo di dirigenti-potere che trova schermo nelle strutture costituzionalmente riconosciute dei pariti-sindacati ormai diventati e, ahimè molti di coloro che vi partecipano ancora si illudono di poterli cambiare dall'interno, meri simulacri se non comitati d'affari veri e propri, ancora di più in forza della legge porcata che si sono dati per le elezioni) si nutre invece di liturgie auto celebrative ( lo stato sono io, dicono i signori della casta), ignora i problemi reali, è rigido nel trovare soluzioni, spinge verso la rassegnazione, coltiva nel seno la "casta" di quelli che contano, alimenta negli individui il gretto perseguimento del proprio interesse particolare, giustificato con un pessimismo qualunquista che travolge ogni valore.
Se questo ragionamento, purtroppo fila, allora chi non vede come necessario oggi, più di ieri, la necessità di organizzarsi in gruppi di resistenza e ribellione per scardinare questo sistema, è cieco o già morto e la mera informazione, che deve essere alla base e cardine di un movimento organizzato, non è più sufficiente ma occorre rivitalizzare dall'interno le strutture democratiche della nazione. Sono i cittadini che, fonte e fine ultimo dello Stato, devono partecipare alle decisioni, direttamente, relative alla loro esistenza..
Da meetup a Movimento 5 Stelle !!
di Francesco Molinari

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