La rai si svende alla politica, come sempre.

La Rai si appresta a far entrare Giuliano Ferrara nei suoi studi produttivi per l'inizio della sua trasmissione di approfondimento. Lo studio messogli a disposizione per imposizione della Direzione Generale, sarà quello Virtuale di via Teulada (per intenderci quello dove si realizzano Superquark, Correva l'anno, L'Inchiesta e molte altre produzioni di Rai Educazione, ecc.), studio che fu pilota in Italia nella sperimentazione della tecnica della realizzazione di programmi con scenografia virtuale accoppiata a movimenti di camera (ad esempio I Dinosauri e Il Cosmo di Piero Angela) con risultati da primato mondiale a fronte di fortissimi investimenti, ripetuti nel corso degli anni per i necessari Upgrades dei sistemi elettronici e di ripresa in uso. Ebbene "tutto questo finirà come lacrime nella pioggia..." per citare la frase cult di Blade Runner, in quanto Giuliano Ferrara non userà alcuna tecnica di ripresa Virtuale, e non ha accettato nessuna proposta alternativa, pur sottopostagli, di studi televisivi "convenzionali" alternativi; questo dunque comporterà lo smantellamento degli apparati elettronici e di computer grafica dello studio, e di fatto il suo "decadimento" a rango di studio "convenzionale", con buona pace degli investimenti effettuati nel corso del tempo, con enormi spese aggiuntive per lo smantellamento e lo spostamento delle produzioni lì realizzate a tutt'oggi, e, non da ultimo, la mesta ed inaccettabile sofferenza da parte dei lavoratori e delle dirigenze che resero (e ancora rendevano possibile) tali primati. La riconversione industriale è un fatto dei nostri giorni, ma non si è mai sentito da nessuna parte che questo significhi un peggiorativo ritorno al passato, per giunta con "investimenti a dismissione" di portata epocale e scandalosa, in un momento dove il termine imperante è: "risparmio!" con il tentativo di perseguire l' "ottimizzazione delle risorse". Ma forse la ragione risiede nel fatto che il megafono è tanto più potente, quanto più vicino al centro della realtà che s'intende raggiungere col messaggio da esternare....!
 Fin qui i fatti.
 A questi sarebbe necessario e doveroso opporre l' indignata fermezza di un democratico diniego e una mobilitazione vigile da parte di tutti i cittadini lberi di questa 150ennale Nostra Repubblica......
 Non faremo la fine dell' Alitalia, non faremo gli interessi del potente di turno. Resistenza..!
 orchestra sinfonica nazionale della rai : Sprechi continui
 Per il Voxonus Choir, nella stagione passata sono stati spesi, per due produzioni ravvicinate, quasi 100 mila euro. Un uccellino pare abbia visto le fatture sul tavolo di un' impiegata. Se pensate che un coro di professionisti del Teatro Regio per una settimana pare costi 25-30 mila euro, fate un po' voi. Quindi con un po' di buona volontà da parte della Direzione Artistica, incastrando le date disponibili del Coro del Regio, la Rai avrebbe risparmiato 40 mila euro circa.
 Per coprire gli organici del concerto di Assisi del dicembre scorso e quello che in contemporanea veniva eseguito a Torino per la stagione 2010-2011 la Direzione dell' Orchestra ha dovuto chiamare ben 45 aggiunti. Spostando di poco la data del concerto in stagione, come è successo altre volte, la direzione non avrebbe avuto bisogno di chiamare ben 45 aggiunti e avrebbe risparmiato così altri soldi.
Quando più di 15 anni fa la Rai scioglieva le sue 4 orchestre e i suoi cori e fece un' unica Orchestra Sinfonica Nazionale con Sede a Torino, i dirigenti di allora promisero per questa nuova orchestra grandi cose (dischi, tournèe, video ecc. ), ma poi di tutto questo accadde ben poco. Andiamo per ordine.
 Dopo breve tempo, causa amianto, l' auditorium di Torino veniva chiuso per quasi otto anni e anzichè usare per le prove un auditorium in via Verdi, sede Rai, l' orchestra veniva trasferita al Sermig non certo usufruendo di quello spazio gratuitamente. I concerti venivano poi eseguiti al Lingotto con ulteriore spreco di denaro pubblico. Perchè tutti questi anni di lavori? Non si capisce bene, qualcuno dice per problemi con le ditte che eseguivano i lavori, qualcuno dice altro, le versioni sono diverse, fatto sta che l'orchestra rientrava in un auditorium non ancora finito del tutto. Addirittura alcune cose funzionali che c' erano prima, come l' elevatore per portare i pianoforti dal sottopalco fin sopra il palco, non c'è più......eliminato. Il bellissimo organo Tamburini che c' era dietro il posto dell' orchestra anche quello sparito. Gli addetti ai lavori una volta smontato non sono più riusciti a rimetterlo nella sua sede originale e ora giace a marcire in un capannone ( Rai ?, o si paga un affitto? ). L' orchestra, nonostante le promesse, fa sempre meno concerti fuori sede, sembra diventata l' orchestra regionale del Piemonte. Eppure è un' orchestra che costa meno delle altre ma non c'è una progettualità. I dirigenti si vantano di alcuni appuntamenti importanti, come ad esempio La Cenerentola, che si farà a giugno 2011, oppure il Rigoletto che si è fatto a Mantova l' agosto scorso. Sappiamo bene però che tutto questo lo dobbiamo non tanto all' interesse dell' Azienda alla Cultura Musicale, in barba a "l' obbligo del servizio pubblico di coltivare prodotti culturali di qualità da diffondere anche all' estero" ma al fatto che Anderman, il produttore, portò nel ' 97 la Rai in tribunale, almeno cosi riportano i giornali dell' epoca, e vinse la causa. Eppure Tosca vinse tre Emmy Awards (gli Oscar del video) e La Traviata a Parigi fu anch'essa un successo mondiale tanto che vinse nel 2001 il Prix Italia, il premio internazionale dedicato alla tv di qualità. Ironia della sorte, il nome dell' orchestra nazionale non è mai comparso su questo dvd. Questi "prodotti di qualità" esportati nel mondo hanno portato, oltre che denaro, prestigio a questa Azienda che meriterebbe più investimenti e meno incompetenti a guidarla. Un 'altra cosa che salta all' occhio dell' abbonato appassionato di musica è che da sei anni la Rai manda in mondovisione a Capodanno il concerto dell'orchestra de La Fenice di Venezia, con tanto di dvd marchio Rai Trade, e relega sempre ad Assisi (concerto natalizio per i politici di turno) la propria orchestra. Inoltre, ad ogni cambio di C.d.A., l'orchestra è sempre nel mirino dei tagli ma con la chiusura di cui sopra il settore musicale è stato fin troppo penalizzato. L'orchestra rimane un patrimonio della Nazione come La Scala, Santa Cecilia e altri Enti ancora che hanno dato e danno lustro al nostro Paese. Ancora recentemente Garimberti, in occasione dell'apertura della nostra Stagione Sinfonica 2010-2011, ha detto: " per il momento la chiusura dell'Orchestra è stata accantonata". Quindi da questa frase si può immaginare che la Rai tenterà sempre di tagliare anche questo " fiore all' occhiello".
In merito al Durc e' gia' da più di un anno che Endemol e Itv movie devono presentarlo.
 Guadagnano sugli ospiti sui quali hanno un forfait e che per la maggior parte arrivano gratuitamente perche' in promozione.

A proposito di Albo Fornitori, di DURC, di legalita' etc etc Lo sapete che ci vogliono dai 2 ai 3 mesi mesi per comperare una foto,un brano filmato o un documentario da inserire in un programma?
 E lo sapete che per gestire gli appalti acquisti e preacquisti Risorse televisive ha ampliato le procedure e ridotto il numero delle persone addette a seguirle?
 Quindi pensate che mi redan orgogliosa sapere che adesso qualcuno controlla che vengano pagati i contributi sulla manodopera?
 Intendiamoci Albo Fornitori o DURC sono pratiche giuste e necessarie.
 Ma io li vedo usati come paraventi.
 Il DURC viene richiesto per controllare che legalmente sia tutto a posto ma non mette mano (visto che rai va a gare al ribasso) a definire che il costo della manodopera sia equo. Basta quindi sapere che vengono pagati a un montatore o a un direttore della fotografia i contributi o sarebbe meglio anche decidere che se si vuole un buon prodotto il personale venga pagato in certi parametri diciamo pari a quelli della nostra azienda?
 Perche' altrimenti esce fuori che rai paga appalti etc a buon prezzo sulla pelle di chi lavora, in regola, ma alla fame.
 Ma torniamo a terra.
 Perche' per comperare una foto o un brano filmato ogni volta si dovrwebbero fare pratiche ridondanti e ripetitive? Foto e brani filmati non sono eventi straordinari in tv. Quindi che senso ha fare ogni volta singole pratiche dalle diverse redazioni che costano carte, tempi improbabili per la produzione, richieste ridicole (come quella di allegare alla richiesta per acquistare la copia dei documenti dei legali rappresentanti, magari chieste da programmi diversi ma tutte alla BBC !!!!!) ?
 Perche' l'azienda non si prepara una volta per tutte con accordi di reciprocita' con tutti i fornitori abituali e storici?
 Chi si vuole prendere in giro con l'Albo fornitori o con il DURC o con altro?
 L'albo Fornitori, prima di iscrivere una societa` all'albo fornitori, ha sempre richiesto alle societa` di produrre il Durc regolare, in assenza di tale regolarita`, la ditta non e` stata iscritta all'albo. Tale documento viene richiesto a tutte le societa` e non solo a quelle di produzione Tv, ma anche alle societa` della Fictione e di Risorse Televisive.

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