(ASCA) - Roma, 3 feb - Greenpeace ''critica duramente la presa di posizione del Presidente del Consiglio Berlusconi in materia di obiettivi di efficienza energetica, in vista del vertice europeo di domani''. In una missiva inviata al Presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, aggiunge Greenpeace, ''Berlusconi esprime la propria contrarieta' a ogni ipotesi di considerare vincolanti gli obiettivi di riduzione dei consumi energetici fissati dall'Unione europea per il 2020, giustificando tale posizione con un generico riferimento alle difficolta' di definire criteri di calcolo comuni''. ''La missiva del nostro Governo - afferma Domenico Belli, responsabile della Campagna Energia e Clima di Greenpeace - dimostra quanto lontano dalla realta' del Paese sia il nostro Esecutivo. L'Italia puo' dare un contributo decisivo alla lotta al cambiamento climatico: le imprese italiane sono pronte. Il Governo, no''. L'efficienza energetica e' il principale strumento di riduzione delle emissioni di gas serra, quello meno impattante, capace di generare crescita economica e occupazionale sostenibile, di ridurre l'inquinamento delle nostre citta'. Se gli obiettivi non saranno vincolanti, ''sara' molto diffcile raggiungerli: l'impegno volontario di cittadini, imprese ed Enti locali non puo' bastare''. ''E' vergognoso che un Governo bloccato da mesi non perda occasione per sostenere una ristrettissima lobby di imprese, incapace di guardare al futuro del nostro Paese. Il potenziale energetico e occupazionale dell'efficienza - conclude Belli - e' enorme ed e' di gran lunga superiore al fantomatico programma nucleare italiano, come dimostrato non solo dal rapporto di Greenpeace (1), ma anche dal piano presentato lo scorso dicembre da Confindustria''. res-dab/cam/ss |
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