Vertenze sindacali in CRI. La RdB attiva la procedura di conciliazione Legge 83/2000


La RdB/USb Pubblico Impiego, con una nota indirizzata al Ministero del Lavoro e per le Politiche Sociali, alla Commissione di Garanzia, al Commissario Strarodinario Cri Francesco Rocca e al Direttore generale CRI, Patrizia Ravaioli, ha formalmente comunicato di essere intenzionata  proclamare uno sciopero nazionale per i dipendenti (precari e di ruolo) della Croce Rossa Italiana e chiede pertanto di esperire il tentativo preventivo di conciliazione di cui all’art.2, comma 2, della Legge 146/90 e successive modificazioni e integrazioni. 
        Lo sciopero, secondo la RdB è motivato da:
-  licenziamento personale a tempo determinato della C.R.I. in possesso dei requisiti per la stabilizzazione;
  •   mancato avvio delle procedure di stabilizzazione del personale precario avente diritto della C.R.I.;
  •   chiusura indiscriminata servizi pubblici forniti dalla C.R.I. (ambulatori) senza preventiva consultazione con le OO.SS.;
  •   non rispetto delle prerogative previste dalla Legge 104/92 a danno di tutti i lavoratori (civili e militari) della C.R.I.;
  •         mobilità selvaggia dei lavoratori della C.R.I. senza preventivo accordo con le OO.SS.; 
  •   mancata applicazione accordi e/o violazione delle relazioni sindacali;
  •   mancata applicazione e/o violazioni al T.U. 81/2008 in materia di tutela  della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
  • approvazione del c.d. “Codice Etico e di Condotta” in palese violazione dell’art. 21 della Costituzione Italiana e in violazione da quanto previsto dall’allegato al C.C.N.L.  degli E.P.N.E. 2006/09.  

Commenti