Anche la manager del lusso con Grillo. Viaggio di Affari nell'antipolitica

Di Fabio Carosi
Destra o sinistra? Noi guardiamo alto”. Ecco i grillini, un piccolo esercito di oltre duemila romani e non che nel silenzio dei media stanno preparando una discesa in campo. Primo obiettivo: le elezioni amministrative nella provincia di Roma della prossima primavera quando, in ciascuno dei comuni chiamati alle urne, presenteranno la lista e poi le eventuali politiche, per arrivare organizzatissimi alle Comunali. Nel giro che ha incoronato Alemanno hanno preso quasi il tre per cento e sono decisi almeno a raddoppiare i consensi.

Grillini
 Roberta Lombardi (al centro con il megafono) e i grillini in piazza


Ma chi sono questi duemila e più? Un dentista, un impiegato dell'Ibm, un dipendente della Endemol, un'ecologista della prima ora e poi gente che ama definirsi qualunque, come Roberta Lombardi, romana, 37 anni, una famiglia da sempre vicina alla destra, che tre anni fa a causa di una malattia banale è rimasta prigioniera in casa per quindici giorni. E quindi ha acceso il pc e ha approfondito il “vangelo secondo Grillo”.
Roberta, laurea in giurisprudenza e corso post in “sviluppo manageriale” è quella che si definisce una persona che non ha problemi. È manager di un'importante azienda che esporta il lusso italiano nel mondo, con clienti tra i reali di mezzo pianeta, ha un contratto a tempo indeterminato e uno stipendio più che dignitoso. In teoria non avrebbe nessun bisogno di “scendere in campo”, invece lo fa.

“Sul blog di Beppe ho scoperto un'attrazione per una politica diversa, più sociale legata all'ambiente, alla legalità e alla solidarietà e da allora ho deciso di impegnarmi politicamente”. Tra i grillini non c'è una ledarship evidente, così come non esiste il classico apparato di partito con sedi, cariche, incarichi e fondi. “Nasce tutto via rete – spiega Roberta – e vive sulla rete. Nel meetup romano ci confrontiamo sui temi caldi del programma Cinque Stelle e una volta al mese ci incontriamo per fare il punto. Dove? Dove troviamo qualcuno che ci ospita, ma è sempre più difficile. Prima ci corteggiava la sinistra e diverse associazioni ci prestavano le sei. Quando hanno scoperto che non eravamo abbordabili le porte si sono chiuse”.

Dunque le elezioni: una serie di comuni, alcuni dei quali con oltre 15 mila abitanti, dove si presenteranno con liste e candidati. “Il lavoro è tanto – confessa Roberta – ma non molliamo. Per ora l'obiettivo è di creare dei gruppi territoriali nei Municipi romani, dove abbiamo già una rappresentanza e qualcuno sta già creando una rete. Qui, dentro e sul territorio, contattiamo i cittadini, chiediamo loro di esporci i problemi e poi cerchiamo soluzioni da proporre. Lo stesso progetto sta prendendo vita negli altri comuni chiamati al voto”.

Ovvio che lo scetticismo li avvolge. Abituati alla politica tradizionale del candidato, i romani mostrano insieme curiosità e perplessità. “I candidati arriveranno dopo – spiega Roberta – non c'è fretta. L'importante è che la gente capisca che deve assolutamente riappropriarsi della propria vita e delle proprie scelte per troppo tempo lasciate a chi ha ridotto questo Paese nel modo che appare sui giornali”.
Ma perché una persona che non ha problemi economici e sociali decide di impegnarsi nell'anti politica? “Mi sento una privilegiata, è vero, ma guardo al futuro con preoccupazione”.

E Grillo? “Quando l'ho incontrato gli ho detto che pensavo fosse più basso e lui mi ha risposto sorridendo che aveva i tacchi. È stata subito empatia e da allora lavoro. Siamo autonomi nelle nostre scelte e decisioni che sono sempre collettive e poi il confronto è continuo. Beppe legge, valuta e poi “pesca” nei contenuti per dare rilevanza ed evidenza nazionale”.
Ma chi è il portavoce del movimento romano Cinque Stelle? “Io no. Chi vuole parlare con noi basta che digiti sul browser del pc: www.grilliromani.it. Sono le nostre idee che portano la nostra voce. La vecchia politica è avvisata”.

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