Tasse: l' Italia paga i "risparmi" del Vaticano (e l'UE apre una procedura di infrazione..)


pubblicata da Alessio Cresci il giorno lunedì 27 settembre 2010 alle ore 1.24
 
Finiscono nel mirino dell’Unione Europea i privilegi fiscali del Vaticano, ma a farne le spese sarà lo Stato Italiano reo di aver concesso tali benefici e contro il quale l’Unione Europea darà il via a breve a una procedura di infrazione.
Tra scuole, alberghi, ospedali e attività commerciali, infatti, i beni ecclesiastici raggiungono le 100 mila unità sulle quali viene applicata l’esenzione totale dall’Ici e uno sconto del 50% sul pagamento dell’Ires, per un “evasione fiscale legale” di quasi 2 miliardi di euro.
Introdotta da Berlusconi durante la campagna elettorale del 2005 per accaparrarsi consensi, la norma sull’esenzione fiscale fu poi modificata dal governo Prodi che, in seguito all’intervento della Ue che individuava gli aiuti di Stato non compatibili con la normativa europea, decise di applicarla a quelle attività considerate “non esclusivamente commerciali”.
Tuttavia, basta un banale escamotage per aggirare la normativa. E’ sufficiente, infatti, che all’interno della struttura ci sia una cappella perché questa si trasformi in un’attività non commerciale e quindi esente dalle suddette imposte.
La decisione della Ue giunge dopo le denunce esposte dal’onorevole Maurizio Turco. A tal proposito l'esponente radicale ha commentato che nonostante le stime dei “2 miliardi di euro all'anno sottratti alle casse dello Stato” provengano “ dall'Anci e dallo stesso Ministero dell'Economia, perfettamente a conoscenza della situazione, essendo coinvolti enti ecclesiastici, vige una certa prudenza politica sull'argomento”. “Anche l'Unione Europea ha difficoltà a chiudere questa pratica - conclude Turco - perché ci sono forti pressioni e il doppio tentativo di archiviazione del caso ne è un prova evidente”.
Per due volte, infatti, in passato le procedure d’infrazione annunciate sono state archiviate. Ma ora l’Unione Europea sembra decisa a intervenire, tanto che già è noto il contenuto del documento redatto dal commissario alla Concorrenza Joaquin Almunia nel quale si legge “la Commissione non può escludere che le misure costituiscano un aiuto di Stato e decide quindi di indagare oltre”.
In particolare l’inchiesta che partirà verso metà ottobre avrà come oggetto la questione del mancato pagamento dell'Ici, il dimezzamento del pagamento dell’Ires e l'articolo 149 del Testo unico, che disciplina le imposte sui redditi e prevede lo status di ente non commerciale, a vita, per le attività ecclesiastiche.
Anche se ci sono tutte le condizioni per sperare in una condanna - le condizioni dell’esistenza dell’aiuto e della sua incompatibilità con le norme Ue “sembrano essere soddisfatte” - l’ultima parola spetta sempre a Bruxelles e il verdetto non arriverà prima di 18 mesi.
FEDERICA MATTEUCCI

FONTE

http://www.agenziaradicale.com/index.php?option=com_content&task=view&id=11140&Itemid=56

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