Monnezza in Campania.... Qualcosa non torna...

pubblicata da Alessandro Lunetta il giorno venerdì 24 settembre 2010 alle ore 19.37

 
Ci avevano detto e ridetto che l’emergenza rifiuti era finita……
Avevano mobilitato tutti i media per mostrarci come Bertolaso e Berlusconi, con Bassolino a traino, fossero i “salvatori della patria”
E invece… come prima più di prima….

 Questa estate il comune Virtuoso di Camigliano, che ha quasi raggiunto il 70% di differenziata, viene commissariato del prefetto, manco fosse in odore di camorra, in quanto non aveva accettato le procedure sui rifiuti a livello regionale procedure che continuano a provocare tanti danni. Il sindaco Vincenzo Cenname paga così  la troppa solerzia nel fare la raccolta differenziata, se tutti i sindaci lavorassero così bene non esisterebbe nessuna “emergenza campania” e non ci sarebbe spazio per i business sugli inceneritori e sulle discariche.

Mentre riprende, dopo l’estate,  il processo “a porte chiuse” a Bassolino &C. (incomprensibili “motivi di ordine pubblico” impediscono a microfoni e telecamere di riprendere le udienze, quando persino nei processi a Pasquale Barra, noto camorrista detto “O’ Animale”,  tale divieto non era stato contemplato)
Napoli è nuovamente sommersa dai rifiuti,  si registrano nuove manifestazioni e roghi a Terzigno, le discariche sono nuovamente al punto di collasso.

Il termovalorizzatore-inceneritore di Acerra, quello che avrebbe dovuto risolvere tutti i problemi, è nato vecchio.


Secondo quanto detto da un  dirigente di Partenope Ambiente, che mantiene l’anonimato, due forni su tre sono fermi in quanto “bucati”. Non erano stati previsti i “fumi acidi” derivati dalla combustione dei rifiuti. Il che vuol dire almeno due cose:
1 -Che il termovalorizzatore-inceneritore di Acerra non è quel gioiellino di tecnologia di cui volevano farci credere, ma un catorcione marcato fiat (impresit)
2- Questi “fumi acidi” non previsti  possono aver provocato all’ambiente circostante ulteriori danni oltre a quelli soliti degli inceneritori.
Teniamo conto che nell’inceneritore di Acerra, soprattutto nella fase della cosiddetta emergenza,  sono arrivate tonnellate di tal-quale che contenevano tutte le sostanze possibili e immaginabili, non escluso quelle tossiche, senza nessuna vagliatura e controllo.

 E non parliamo delle critiche vere e proprie all’utilizzo degli inceneritori, che sono la FALSA SOLUZIONE AL PROBLEMA RIFIUTI in quanto:
-         non sono economicamente vantaggiosi rispetto al ciclo completo del riuso-riciclo dei materiali
-         lasciano una forte percentuale di polveri e altri residui tossici da conferire comunque in discarica (intorno al 30%)
-         rilasciano nell’atmosfera tutta una serie di sostanze nocive. le più pericolose delle quali non sono monitorizzabili (le nanopolveri). Questi rilasci aumentano sensibilmente la percentuale di tumori negli abitanti delle zone circostanti ma anche di malattie respiratorie e cardiovascolari. Aumentano anche i casi di malformazione dei feto nelle donne incinte.
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http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2010/24-settembre-2010/ecco-otto-punti-che-condannano-campania-emergenza|-scheda-1703824221962.shtml

eppoi…

-         gli impianti di compostaggio in campania non ci sono, per cui i comuni che raccolgono l’umido sono costretti a spese extra per portarlo fuori regione.
-         La raccolta non funziona bene, travolta da appalti e subappalti non sempre così trasparenti
-         La differenziata non decolla. Si dà la colpa ai cittadini, peccato che in alcuni comuni “virtuosi” si ottengano percentuali superiori al 60%, segno che dipende moltissimo anche dagli amministratori locali. Ma la differenziata è osteggiata dai due grandi lobby: quella delle discariche (legali e illegali), che vede in prima fila la camorra, e quella degli inceneritori, perché una differenziata ben funzionante toglie materiale combustibile agli inceneritori, cioè riduce il business. Quindi, mentre in pubblico le autorità sembrano voler incentivare la differenziata poi di fatto la boicottano. E un fenomeno che conosciamo molto bene anche a Roma e nel Lazio, dove RE mondezza, il buon Manlio Cerroni, proprietario di un vero e proprio impero fondato su discariche ed inceneritori, ha tante manine politiche e sindacali più o meno segrete che lo aiutano nel aumentare il business a scapito della salute e dell’economia della collettività.

Ci avevano detto che l’emergenza rifiuti a Napoli era cessata, peccato che era solo….

UNA MONTAGNA DI BALLE……..

(consiglio a chi ancora non lo ha visto di  vedere su internet il film-inchiesta “Una montagna di balle”)

Ecco la prima parte, il resto lo trovate sempre su you tube



http://www.youtube.com/watch?v=c6hRWkU2An8%EF%BB%BF

e ce n'era di altro da dire... avrei dovuto parlare delle responsabilità bipartisan di PD e PDL, della "terra dei fuochi" e di tante altre amenità...alla prossima...

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