Afghanistan, Emergency torna a Lashkar-Gah

Gino Strada
Emergency torna a Lashkar-Gah. Dopo la chiusura del centro chirurgico lo scorso aprile, in seguito al ritrovamento di armi e allo’accusa rivolta a tre collaboratori italiani di essere collaboratori dei talebani, la ong ritorna nella città del sud dell’Afghanistan.
“Ci è stata assicurata piena collaborazione e pieno rispetto dell’autonomia”, ha detto Gino Strada, che lunedì scorso aveva incontrato il governatore di Helmand per capire se sarebbe stato possibile riaprire il centro. Il team operativo sarà formato da un chirurgo, due infermieri e un logista internazionale e da 140 cittadini afghani tra medici, personale amministrativo e ausiliario.
Il governatore ha posto alcune condizioni alla ripresa dell’attività: tra queste, la presenza di militari afghani intorno all’ospedale e il passaggio della gestione dell’ospedale al ministero della Sanità locale. Il governatore ha assicurato che Emergency potrà operare in autonomia. Una decisione presa anche per la sollecitazione della società civile afghana, che con la chiusura dell’ospedale si era vista privare dell’unico luogo di cura e assistenza chirurgica gratuita e di elevata qualità in tutta la provincia di Helmand.
Gino Strada è felice per la riapertura del centro, ma, scrive il Corriere della Sera, ha fatto sapere che nella vicenda dell’arresto dei tre operatori di Emergency e della chiusura dell’ospedale di Lashkar-Gah il governo italiano ha dimostrato un “atteggiamento servile” nei confronti degli alleati coinvolti.

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