Qual è l'Assessore?

Di Davide Bono
Il nuovo tormentone "scopri qual è l'Assessore Bonino" sorge durante l'analizzarsi in Aula del nuovo e controverso scontro politico tra destri e sinistri: il protocollo di intesa firmato da Cota e Chiamparino (all'insaputa delle rispettive Aule regionale e comunale) per l'ingresso della Regione nel trasporto pubblico locale (TPL) tramite la realizzazione di due holding paritetiche al 50% tra Comune di Torino e 50% Regione Piemonte, l'una a nome ETH (Esercizio Trasporti Holding), in cui far convergere la gestione del TPL torinese, la realizzazione del nodo ferroviario metropolitano e la gestione delle ferrovie regionali, tratte di competenza GTT (torino-ceres e canavesana) comprese, l'altra a nome Infra.To che gestirà le infrastrutture relative.
In poche parole, la Regione che dovrebbe fare da programmatrice del TPL regionale entra come azionista nelle aziende che deve controllare, aziende di diritto privato che secondo la normativa del decreto Ronchi, art. 15 del dl 135/2009, dovrebbero andare a gara entro il 31 dicembre 2010 (escluso il settore del trasporto ferroviario regionale): probabilmente il Comune in dissesto finanziario sarà costretto a vendere le sue azioni ai privati e come azionista pubblico rimarrà la Regione (che più facilmente sarà in mano ai destri).
Proprio per questo l'accanimento ostruzionistico del PD in Aula è spietato; qualcuno mormora che Chiamparino sia stato ricattato, costretto a firmare per vedere i finanziamenti regionali ad un Comune sempre più indebitato. Sarà anche, ma fatichiamo a vedere Chiamparino, il dilapidatore delle finanze comunali, messo con le spalle al muro da un Cota qualunque. Piuttosto avrebbe pietito qualche altro mutuo a mamma Banca Intesa-San Paolo, che ovviamente non si straccia le vesti da strozzina per concederne di altri e strappare un altro pezzo di città alla sovranità popolare.
Ma il dato che emerge tra le righe dello scontro politico sempre più acceso per il dominio della Regione e della città di Torino, ultimo villaggio "rosso" ai piedi delle vallate verdi-leghiste, è il tutorismo familiare dell'Assessore Bonino: con candore afferma che suo fratello, l'ingegnere Stefano Bonino del CIM di Novara, era presente al protocollo di intesa firmato dalla Regione Piemonte ed il Comune di Torino. Noi chiediamo a che titolo era presente il fratello dell'Assessore Bonino? Chi era il facente funzioni per l'Assessorato ai Trasporti tra i due?
Forse sarebbe meglio che il presidente Cota riflettesse sul chi dare le deleghe ai trasporti all'interno della famiglia Bonino...

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