Protesta a L'Aquila (archivio)
Roma, 21-07-2010
Le ingenti somme dovute agli albergatori dell'Aquila e della costa che hanno ospitato e ospitano tuttora gli sfollati del terremoto 2009, insieme agli altri debiti contratti dalla Protezione civile nella fase di emergenza, saranno al centro di un incontro, venerdi' prossimo a Roma, chiesto dal presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti.
E' stato lo stesso Chiodi, commissario per l'emergenza, ad annunciarlo ai sindaci in una riunione sulla perimetrazione dei centri storici, precisando che di aver richiesto la partecipazione al vertice anche "del dipartimento della Protezione civile e della Ragioneria generale dello Stato".
Il confronto mira a risolvere problematiche sempre piu' stringenti nelle zone terremotate, che hanno provocato dure proteste da parte di albergatori e aziende: tra i primi, che vantano 7 mesi di arretrati, alcuni hanno minacciato di cacciare gli sfollati; le seconde attendono i pagamenti di lavori, tra cui puntellamenti, effettuati da mesi. Alcuni piccoli imprenditori hanno denunciato mancati pagamenti per lavori, risalenti al giugno 2009, relativi al G8 dell'Aquila, commissionati dalla Protezione civile nazionale. E Chiodi ha ammesso che i fondi non ci sono.
"Con una lettera molto chiara ho chiesto per venerdi' al ministro Tremonti un incontro sui fondi per i debiti contratti nella fase di emergenza" ha spiegato Chiodi, ricordando che, invece, i fondi per la ricostruzione ci sono e devono essere spesi in fretta. "Alcuni obblighi sono stati assunti - ha aggiunto -, ma non ancora assolti". Il commissario ha poi elencato i conti da saldare, aperti dalla Protezione civile nella fase della prima emergenza ed ereditati dalla sua struttura.
"I soldi sono finiti". Lo ripete piu' volte il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente. Non e' un mantra da "appestati", spiega all'ADNKRONOS, ma "la realta' drammatica" nella quale si trovano gli Enti e le Istituzioni locali abruzzesi impegnati nella gestione e ricostruzione del post terremoto. "La questione non e' che finche' c'era la Protezione Civile funzionava tutto e ora che ci sono gli Enti locali a gestire i problemi tutto e' fermo -sostiene Cialente, intervenendo nella polemica sollevata da un albergatore abruzzese che minacciava di sfrattare i terremotati a causa del mancato pagamento da parte della Regione- la realta' e' che i soldi sono finiti". "In questo momento ci troviamo con 70 milioni di buco con tutti gli albergatori -prosegue Cialente- gli ultimi acconti sono stati pagati ad agosto, settembre e ottobre, ma sempre dalla Regione, soldi sempre gestiti dal presidente Chiodi. Chiaramente, allora, i soldi arrivavano". E poi cosa e' successo? "Dal mese di novembre non e' arrivata piu' una lira. Dopo di che -prosegue- ci sono arrivati 122 milioni di euro, con i quali abbiamo dovuto pagare parecchie cose, e per gli alberghi sono rimasti solo 20mln, per cui gli albergatori avanzano in questo momento 70 milioni". Non si tratta solo dell'albergatore che ha chiesto agli sfollati di liberare le stanze del suo hotel, continua Cialente, "tutti gli altri vengono tutti i giorni da me a reclamare, minacciare, vanno da Chiodi. Dobbiamo finire di pagare ancora il 2009 e gennaio 2010, e poi dobbiamo pagare i mesi successivi".
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