Infatti, sin dall’inizio della consiliatura il presidente, Gianni Paris, detiene – e non ha mai ritenuto di affidare – importanti deleghe, quali Urbanistica, Lavori Pubblici e Manutenzione Urbana, Commercio, tenendole per sé, in un geloso quanto possessivo abbraccio.
A queste si è aggiunta la delega della Scuola, lasciata incustodita dalle premature dimissioni dell’ass.re Matteo Costantini, transitato nelle file dell’UDC.
Per mesi, dunque, la Giunta del XV Municipio è stata governata in regime di monarchia, aggravato dalla presenza di assessori in quota esclusivamente al partito del presidente!
Solo di recente il nostro “collezionista di deleghe” ha nominato un nuovo assessore, affidandogli le materie del commercio e della scuola (curioso l’accostamento!). Ma anche in questa occasione il minisindaco non ha mancato di suscitare aspre polemiche, perfino all’interno della propria maggioranza, per aver effettuato la scelta senza minimamente consultare le forze politiche che lo sostengono!
Preoccupa, dunque, questa eccessiva concentrazione di potere del presidente Paris all’interno del Municipio, ed imbarazza la contrazione di democrazia e trasparenza, che connota le forze politiche, oggi maggioranza nel Municipio, costrette ad agire in un ruolo marginale, che rende difficoltoso – se non impossibile - l’adempimento dei compiti di rappresentatività istituzionale.
Si tratta di una situazione che non trova alcun riscontro nel quadro dei municipi romani e che pone seri rischi per la tenuta del parlamentino locale.
Noi riteniamo sia giunto il momento di avviare un definitivo chiarimento all’interno della Maggioranza del XV, senza il quale diventa impossibile proseguire insieme il cammino di governo del territorio, ma anzi opportuno il ricorso al commissariamento del Municipio.
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