FINI - BERLUSCONI, ALTA TENSIONE


Rifletti bene su questa decisione di dar vita a gruppi autonomi perche' se lo farai l'inevitabile conseguenza dovrebbe essere quella di dover lasciare la presidenza della Camera. Silvio Berlusconi, a quanto riferiscono fonti della maggioranza, avrebbe replicato cosi' al presidente della Camera, Gianfranco Fini, che nel corso del pranzo a Montecitorio avrebbe ventilato l'ipotesi di dar vita a gruppi autonomi. All'avvertimento del Cavaliere, stando alle stesse fonti, Fini si sarebbe riservato di comunicare una decisione entro la prossima settimana.

Ora Berlusconi ''ha il diritto di esaminare la situazione ed io avverto il dovere di attendere serenamente le sue valutazioni'', afferma Fini in una nota diffusa dopo il suo con Berlusconi.
SCHIFANI: SE MAGGIORANZA SI DIVIDE SI TORNA A VOTO - ''Quando una maggioranza si divide non resta che dare la parola agli elettori''. Lo ha detto il presidente del Senato Renato Schifani.
BOCCHINO: GRUPPI AUTONOMI? SI' SE RISPOSTE NEGATIVE - ''I gruppi autonomi possono esserci nel caso in cui arrivassero risposte negative ai problemi posti''. Lo afferma il vice capogruppo del Pdl, Italo Bocchino, conversando con i cronisti fuori Montecitorio.
COORDINATORI PDL A FINI: COMPORTAMENTO INCOMPRENSIBILE - ''Gli italiani hanno riconfermato la fiducia al governo e premiato il progetto del Pdl''. Per questo, in una nota, i coordinatori del Pdl Denis Verdini, Sandro Bondi ed Ignazio La Russa parlano di ''profonda amarezza per l'atteggiamento dell'On. Gianfranco Fini, che appare sempre piu' incomprensibile rispetto ad un progetto politico comune per il quale abbiamo lavorato concordemente in questi ultimi anni, un progetto di importanza storica che gode di un consenso maggioritario nel popolo italiano''
DI PIETRO: BENE FINI, HA APERTO GLI OCCHI - ''Per il bene del Paese prima ci liberiamo del sistema piduista, che sta portando avanti Berlusconi nel governare non solo il Paese, ma anche nel guidare il Parlamento, meglio . Mi fa piacere che lo abbia capito anche Fini e mi auguro che la prossima volta lo capiscano anche gli italiani'': cosi' il leader di Idv, Antonio di Pietro, alla notizia di una possibile formazione di gruppi autonomi da parte dei deputati finiani.
FINI: BERLUSCONI DEVE GOVERNARE PER INTERA LEGISLATURA - ''Berlusconi deve governare fino al termine della legislatura perche' cosi' hanno voluto gli italiani. Il Pdl, che ho contribuito a fondare, e' lo strumento essenziale perche' cio' avvenga. Pertanto il Pdl va rafforzato, non certo indebolito. Cio' significa scelte organizzative ma soprattutto cio' presuppone che il Pdl abbia piena coscienza di essere un grande partito nazionale, attento alla coesione sociale dell'intero Paese, capace di dare risposte convincenti ai bisogni economici del mondo del lavoro e delle famiglie, garante della legalita' e dei diritti civili, motore di riforme istituzionali equilibrate e quanto piu' possibile condivise. Ho rappresentato tutto cio' al Presidente Berlusconi''. E' quanto afferma Gianfranco Fini dopo il colloquio con Silvio Berlusconi.ù
FINIANI RIUNITI: SI FA LA 'CONTA' DEI FEDELISSIMI - Italo Bocchino, Carmelo Briguglio, Andrea Ronchi, Flavia Perina, Roberto Menia, Giulia Bongiorno, Enzo Raisi, Amedeo Laboccetta, Adolfo Urso, Pasquale Viespoli, Alessandro Ruben. Sono alcuni dei 'finiani' di stretta osservanza che, immediatamente dopo il teso vertice tra Berlusconi e Fini negli appartamenti del presidente della Camera a Montecitorio, si sono riuniti nello studio di Fini. Si e' ad un punto di non ritorno, dopo che il presidente della Camera ha annunciato al premier di essere pronto a costituire gruppi autonomi alla Camera? ''Di fronte a risposte negative ai problemi politici posti da Fini si''', spiega Italo Bocchino. I numeri minimi per costituire gruppo sono di venti deputati alla Camera e dieci senatori a Palazzo Madama. E stando alla 'conta' che in queste ore i finiani vanno svolgendo, si puo' toccare la soglia. Difficile non definire finiani 'icto oculi' esponenti della vecchia Alleanza Nazionale come Donato Lamorte, Francesco Proietti, Angela Napoli, Silvano Moffa, Riccardo Migliori, Mirko Tremaglia, Basilio Catanoso, Giuseppe Scalia, Antonino Lo Presti. O nuovi 'finiani' come Gianfranco Paglia o Fabio Granata. Alla Camera gia' cosi' si supera il numero di venti. Al Senato, per fare gruppo servono dieci senatori. E come 'finiani' possono essere reclutati Pasquale Viespoli, Filippo Berselli, Luigi Ramponi, Pierfrancesco Gamba, Laura Allegrini, Antonino Caruso, Giuseppe Valentino, Mario Baldassarri, Domenico Gramazio, Domenico Benedetti Valentini, Vincenzo Nespoli. Anche al Senato la soglia dei dieci e' superata.

fonte: Ansa

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