Cialente: "Soldi per le attività produttive. Hotel gratis solo fino a luglio"


Cialente chiede fondi a Berlusconi per le imprese e tuona "Non riusciamo a comprendere le ragioni per le quali L’Aquila non ha avuto neppure un centesimo dei fondi per il rilancio delle attività produttive". Inoltre niente alberghi gratis da luglio: "Costano 580 mila euro al giorno"
di Enrico Nardecchia

L’AQUILA. «La mancanza di fondi per la ripresa economica è il vero buco nero di questo terremoto. Non riusciamo a comprendere le ragioni per le quali L’Aquila non ha avuto neppure un centesimo dei fondi, già stanziati, per il rilancio delle attività produttive ormai al collasso». Un «problema gravissimo», che il sindaco Massimo Cialente ha portato all’attenzione del premier Silvio Berlusconi.

«Vogliamo almeno una quota parte dei fondi già stanziati, 300 milioni di euro in questa fase potrebbero bastare, perché è assolutamente necessario far partire il piano che abbiamo messo a punto» ha insistito Cialente nell’incontro con Berlusconi e Bertolaso (presenti anche i presidenti della Regione e della Provincia Gianni Chiodi e Stefania Pezzopane). «Sulla gestione dell’� emergenza non si può dire nulla, ma registriamo un fallimento totale per quel che riguarda le iniziative volte a sostenere la ripresa dell’economia. Una situazione che non è frutto di incapacità bensì di una assoluta mancanza di interventi».

Cialente, dunque, è tornato a batter cassa per sollecitare il prelievo, dai fondi Cipe, di quei primi 300 milioni con i quali far ripartire le attività produttive. In lista d’attesa anche il progetto Alenia e i piani strategici. «Ho cercato di rappresentare al presidente del Consiglio» ha chiarito a vertice concluso Cialente «la situazione di disagio e sofferenza in cui si trovano moltissimi nostri concittadini rimasti senza lavoro. E tra loro c’è chi, pur avendo avuto un alloggio, ci chiede di poter rimanere ancora sotto il regime dell’autonoma sistemazione, perché solo così riesce almeno a sopravvivere».

Altra nota dolente per il primo cittadino è la ristrutturazione delle case B e C, «che sta procedendo con troppa lentezza. Cosa certa» ha spiegato Cialente «è che i tempi già indicati per il completamento dei lavori, ovvero fine giugno per le B e fine luglio per le C, dovranno essere rispettati. Ciò significa che i proprietari di tali case, a partire da quelle date, non potranno restare negli alberghi o in alloggi privati a spese dello Stato».


Il sindaco si è detto pronto anche ad inserire una penale a carico delle ditte che non riescono a completare i lavori di riparazione degli immobili entro i termini previsti. «Una misura che servirà a combattere il problema dell’accaparramento, da parte di alcune ditte, di un gran numero di interventi. Stiamo preparando anche gli elenchi dei progettisti e delle imprese impegnate negli interventi di ristrutturazione. E abbiamo predisposto la formazione di squadre per i controlli relativi all’apertura dei cantieri che dovrà avvenire entro 7 giorni dal contributo definitivo. I controlli saranno marcati» ha chiarito ancora Cialente «anche perché voglio ricordare a tutti che per alberghi e residence si stanno spendendo ancora circa 580 mila euro al giorno».

Infine la questione di chi, pur avendo scelto l’autonoma sistemazione, chiede ora l’assegnazione dei Map. «Una richiesta» ha concluso Cialente «che non può essere soddisfatta. A dirlo non sono io, bensì la Protezione civile. E la ragione è che le case non bastano neppure per chi, a suo tempo, le aveva chieste».

PS:
Ho ascoltato, in una trasmissione radiofonica di radio2, che i fondi per gli sfollati sistemati negli hotel, sono terminati il giorno 1 Aprile 2010.
Notizia da verificare...

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