Apre il primo negozio Km Zero e Rifiuti Zero dell'Emilia Romagna: "incentivare queste attività"


Apre a Reggio "Alimentari Point", il primo negozio con prodotti tutti a km zero e alla spina in via Buozzi, quartiere Mirabello di Reggio. Qui si possono acquistare esclusivamente prodotti al banco Km Zero e prodotti Rifiuti Zero tramite distributori alla spina e prodotti riutilizzabili. Una scommessa innovativa e sostenibile che parte da un quartiere, il Mirabello, che si vuole rilanciare riscoprendo le attività di vicinato come era nello spirito iniziale di questa zona e quello della vicina Rosta Nuova. La zona è dotata di parcheggi sia in via Buozzi che in via Zanti (laterale di via Matteotti). Ad inaugurare il negozio, che aprirà i battenti al pubblico da martedì, oltre ai due titolari Emanuela Ferrari e Paolo Boni, attivisti del Movimento 5 Stelle, sono stati diverse personalità. Da Maurizo Pallante, scrittore ed esperto di tematiche ambientali ed energetiche e fondatore del Movimento per la Decrescita Felice, a Marco Boschini, assessore di Colorno e coordinatore associazione Comuni Virtuosi, Walter Ganapini, ambientalista reggiano ex assessore tecnico all'ambiente della Regione Campania ed in passato del Comune di Milano per finire a Giovanni Favia, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle-Beppegrillo.it ed i consiglieri comunali e circoscrizionali di Reggio 5 Stelle-Beppegrillo.it Matteo Olivieri, Davide Valeriani (incaricato dalla presidente della Circoscrizione Nord Est Roberta Pavarini di portare i suoi saluti) e Alessandro Marmiroli. Presente a titolo personale anche Sara Iori del gabinetto del sindaco Graziano Delrio che ha detto di "apprezzare tale iniziative che come altre proposte in consiglio dal Movimento 5 stelle sono molto interessanti. Personalmente ritengo vadano incentivate". Favia e Olivieri sostenuti anche da Pallante, Boschini e Ganapini hanno infatti lanciato la proposta che Comune e Regione utilizzino la "leva fiscale con sconti in tariffa rifiuti o incentivi ad esempio per queste attività ed altre che riducono i rifiuti ed accorciano la filiera e favoriscono le produzioni locali oltre a far bene a risparmio per i cittadini e ambiente. Inoltre servono accordi quadro regionali per ridurre i rifiuti ed introdurre il vuoto a rendere come in Nord Europa".
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