L’OSCURAMENTO MEDIATICO. 150MILA PRECARI PERDERANNO IL LORO LAVORO, MA NESSUNO NE PARLA


Enterogelmini che fà cagare

(A cura di Costanza Storaci)
– 150.000 precari della scuola perderanno il loro lavoro, e non c’e’ nessun decreto ”Salva-Precari” che impedirà questo licenziamento di massa. Nonostante il numero di persone che perderanno l’impiego sarà più del doppio dei lavoratori dell’ Alitalia che l’anno scorso finirono in cassa-integrazione, e la cui vicenda fu molto dibattuta a livello mediatico e nazionale, sui precari della scuola e’ calato il silenzio stampa.


Per conoscere i motivi di questo oscuramento mediatico e sapere chi sono realmente i precari, cosa vogliono e perché contestano il Decreto Salva-Precari, promosso dal Ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini, abbiamo intervistato una delle portavoci del Coordinamento Precari della Scuola di Napoli, Antonella Vaccaro.


- Antonella, si puo’ dire che la vostra protesta, a livello nazionale, è una protesta ”poco sentita”?
Decisamente si, ed il perché è molto semplice: in un normale paese democratico 150.000 persone che perdono il lavoro farebbero cadere il governo, e quindi la nostra protesta è volutamente oscurata.


- Chi sono i precari della scuola e che cosa chiedono?
I precari della scuola sono quelli che di fatto negli ultimi 15 anni hanno fatto si’ che la scuola statale funzionasse.

Sono quelli che lavorano mediamente da 15 anni, anche se c’è anche chi ha 20 anni di precariato alle spalle, soprattutto nel Meridione, che sono piu’ svantaggiati rispetto a quelli del Nord perché nel Nord dopo 5-7 anni sei stabilizzato.

I precari vorrebbero quantomeno continuare a lavorare, perché di fatto noi siamo stati licenziati, vorrebbero la stabilizzazione e l’immissione in ruolo. Il precario pero’ costa meno, costa in media circa 8000 euro in meno l’anno rispetto ad un docente di ruolo, e quindi conviene ed è convenuto a tutti i governi, sia a destra che a sinistra. Noi chiediamo anche il ritiro dei tagli, che quest’anno hanno ”fatto fuori” 42.000 persone tra docenti ed ATA, e questa è soltanto la prima tranche, perché la Finanziaria Tremonti prevede che in 3 anni vengano tagliati i posti ad un totale di 150.000 persone.


- Alle manifestazioni molti di voi si presentano con una maschera bianca:da un punto di vista simbolico cosa vuol dire?

In realta’ siamo passati dalla maschera bianca alla maschera nera in una settimana:la bianca vuol dire che siamo invisibili,noi a Napoli abbiamo fatto la giornata della ”Fantasmata” in cui ci siamo vestiti con lenzuoli bianchi su cui abbiamo scritto, riprendendo dalla commedia di De Filippo, ”Questi Fantasmi”. I colleghi di Milano invece, il 14 Ottobre, hanno fatto un sit-in di fronte alla RAI di Milano indossando una maschera nera, simbolo del fatto che la stampa continua ad oscurarci nonostante noi avessimo aderito e partecipato alla manifestazione del 3 Ottobre per la Liberta’ di Stampa in cui io stessa, a nome del Coordinamento, sono intervenuta dal palco di Piazza del Popolo chiedendo alla stampa nazionale di occuparsi dei problemi reali del paese, e non delle escort.


- Cosa pensa della seguente dichiarazione del 5 Settembre del Ministro Gelmini che dice: ”Il disagio dei precari è nato 20-30 anni fa quando sono stati fatti concorsi senza valutare l’effettivo fabbisogno di posti di lavoro nel mondo della scuola.Questo ha determinato un’immissione in graduatoria di tantissimi ragazzi che purtroppo oggi non hanno certezze”.?

Per quanto riguarda i Concorsi,è vero che essi venivano banditi senza considerare quanti reali posti c’erano per l’immissione in ruolo,ma è altrettanto vero che fino al 2005 i precari hanno lavorato tutti, questo vuol dire che i posti c’erano per tutti e con molta lentezza si arrivava a stabilizzare tutti. Di fatto il Ministro Tremonti, perché il Ministro Gelmini esegue, ha tagliato ed eliminato le cattedre disponibili. I posti c’erano sia per i precari sia per le immissioni in ruolo, ma non conviene stabilizzare un precario perché il precario costa meno:basta moltiplicare 8000 euro per il numero di precari,che sono 300.000 in totale,per vedere quanto lo Stato risparmia.

- E’ molto velata l’accusa che vi fa il Ministro Gelmini di essere, voi precari, influenzati dai sindacati.Cosa ne pensi?


Io vorrei avere la possibilita’ di confrontarmi con il Ministro Gelmini che non vuole confrontarsi con i protagonisti di questa storia e che non appartenendo al mondo della scuola ed essendo piuttosto giovane non puo’ capire che cosa sia la scuola e che cosa siano i precari. Il Ministro Gelmini non solo non ne capisce di scuola, ma neanche di realta’ territoriali:nella Campania per esempio l’emergenza sociale è grande, io ho terminato il 30 Giugno il mio incarico, perché attualmente non lavoro, nel Quartiere Scampia, che è un quartiere sicuramente a rischio e difficile ma è un quartiere dove si lavora e si lavora bene. Se tu, Ministro, mi togli le risorse, tu quei bambini li dai in pasto alla criminalità organizzata, perchè meno tempo stanno a scuola più tempo stanno in strada. Il problema è che il Ministro Gelmini non conosce le realtà, per questo motivo dovrebbe essere Ministro della Pubblica Istruzione chi ha fatto parte del mondo della scuola, non una persona così giovane ed inesperta.


- La questione dei precari della scuola è diventata una questione politica sia a destra che a sinistra?

Per quanto riguarda la sinistra, anche lo scorso governo ha fatto molti errori e sicuramente adesso sta cavalcando l’onda e stanno strumentalizzando il Movimento:lo si evince dai discorsi che stanno facendo in occasione dell’elezione a segretario del Partito Democratico. Sicuramente il precariato è diventato occasione di scontro tra la destra e la sinistra, dove ognuno rinfaccia all’altro gli errori del passato, come fa il Ministro Gelmini, che sostiene di aver ereditato dal governo precedente il problema del precariato, ma non vuole affrontare il suddetto problema.


- Parliamo del Decreto Salva-Precari.Cosa ne pensate e se non l’approvate perche’?


Riteniamo che il Decreto Salva-Precari sia del tutto insufficiente e le spiego il perché.

Per quanto riguarda il primo punto del Decreto, che dice che abbiamo diritto ad un’indennità di disoccupazione, noi già prendiamo quest’indennità tramite l’INPS, senza che il Ministero spenda un euro, che se ne occupa a prescindere del Decreto Salva-Precari.


Per quanto riguarda il secondo punto del Decreto, che prevede che il precario abbia una sorta di ”corsia preferenziale” che lo aiuti a trovare una nuova occupazione, anche qui chi ottiene l’incarico è colui che ha piu’ punti nella graduatoria d’istituto, quindi non c’è ugualmente nessun canale di preferenza, perché tutto dipende dai punti che hai in graduatoria:il Ministero non mi dà nessun ”canale preferenziale” perché io quel canale preferenziale ce l’ho già perché l’ho acquisito negli anni. Sull’ultimo punto del Decreto, che favorisce accordi con le Regioni affinché vengano fatti progetti didattici che prevedano l’occupazione dei precari disoccupati, ogni Regione ha fatto un accordo diverso e saranno poi solo 5 o 6 le Regioni che hanno fatto effettivamente questi accordi. La regione Lombardia ha fatto un accordo diverso rispetto alla Regione Campania, ma non ci è dato sapere con quali modalita’.


- Perchè il Decreto Salva-Precari è ritenuto da voi Precari della Scuola un ricatto?
Perché per avere i 12 punti nella Graduatoria che ti assicura il decreto io devo essere a disposizione di minimo 5 distretti scolastici, che vuol dire che a Napoli, che è una provincia grandissima, io devo essere a disposizione di minimo 50-60 scuole.

Il ricatto consiste nel fatto che se io non fossi nella condizione di raggiungere quella scuola, perchè magari non ho la macchina e magari non ci sono mezzi per raggiungere un distretto che puo’ essere anche a 100 km di distanza io di fatto perdo il beneficio dei 12 punti del Decreto e percio’ perdo la supplenza e perdo il lavoro.

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