Libertà d'informazione in Italia, il Parlamento europeo boccia due mozioni




STRASBURGO - Con 322 ‘no', 297 ‘sì' e 25 astenuti il Parlamento europeo, riunito in assemblea plenaria a Strasburgo, ha respinto due risoluzioni di segno opposto sulla libertà di stampa in Italia e in altri Stati membri. Nella prima, presentata dai gruppi di centrodestra e appoggiata da conservatori ed euroscettici, si afferma che in Italia non esiste alcuna minaccia alla libertà d'informazione. La risoluzione ricorda le parole del capo dello Stato Giorgio Napolitano.



Il presidente della Repubblica aveva invitato a non usare l'Europarlamento come "istanza di appello" delle decisioni nazionali, concludendo che "la libertà di stampa è un valore fermamente stabilito in Italia". Il Ppe ha anche presentato un pacchetto di 11 emendamenti per modificare la risoluzione del centrosinistra, con l'inserimento di un riferimento al monito di Napolitano e il suo ruolo di garante della Costituzione.



L'altro testo era stato presentato da Pd e Idv , che hanno invece lanciato un allarme sulla situazione della libertà di stampa nel Paese, denunciando in particolare l'anomalia italiana del conflitto di interessi del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e pressioni da parte dell'Esecutivo contro gli organi di informazione italiani ed europei e chiedendo alla Commissione europea una direttiva sul pluralismo. Su 686 votanti i favorevoli sono stati 335, i contrari 338, gli astenuti 13.

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